Saint-Pierroise, dall'Oceano Indiano ai 32esimi di Coupe de France

Paradiso tropicale, vecchia tappa della Compagnia delle Indie orientali, residuo dell'Impero coloniale francese. Calcio? Poco, tra gli scogli remoti di La Réunion. La cittadina di Saint-Pierre, nel sud dell'isola, è nota soprattutto per aver dato i natali al centrocampista del Marsiglia Dimitri Payet. Ma nelle ultime settimane è entrata negli annali del calcio francese: merito del Saint-Pierroise, la squadra locale che un turno alla volta si è arrampicata fino ai 32esimi di Coupe de France.

Nessun club, tra i dipartimenti d'oltremare francesi, ci era mai riuscito (ma la storia della competizione è ricca di sorprendenti underdog). Un cammino trionfale, quello dei bianconeri: come la Juventus, la squadra più titolata del loro campionato (24 trofei riunionesi) e campione in carica dallo scorso primo dicembre. Tre giorni dopo è arrivata la vittoria ai rigori sul campo del Thaon, squadra di quinta serie francese, che ha spianato la strada ai ragazzi allenati da Christian Dafreville.

Prossimo avversario? Il Chamois Niortais. E qui, la rivelazione Saint-Pierre sarà chiamata a un'autentica impresa, contro i biancazzurri di Ligue 2. Ma solo arrivare a Niort, nell'ovest della Francia, basta per scriverci un libro: oltre un giorno di viaggio, tra voli intercontinentali e scali obbligati. Per scrivere la storia, questo e altro. Chissà se farà il tifo anche Payet.

 

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