Botta e risposta Conte-Marotta: scudetto e scaramanzia

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Prosegue il botta e risposta tra Beppe Marotta, presidente dell'Inter, e Antonio Conte, allenatore del Napoli. Due tra le squadre più in forma della Serie A, che cercano di scaricare sull'altra il fardello di favorita per lo scudetto. Si parte dagli errori arbitrali, fino ad arrivare all'ultima risposta dell'allenatore azzurro in conferenza stampa.

Il botta e risposta tra Conte e Marotta

Ad aprire le danze è stato Antonio Conte, che, dopo la partita contro l'Inter, si lamenta dell'uso del VAR: "Se c'è un errore, il VAR intervenga, altrimenti si porta al rischio di avere nuovamente dei retropensieri". La risposta di Marotta non si fa attendere: "Se Conte parla ha un obiettivo. È intelligente e un grande comunicatore".

Anche questa provocazione trova una risposta, con Conte che ringrazia il numero uno nerazzurro: "È stato il mio direttore, mi fa piacere che abbia capito che sono intelligente".

Le due squadre in vetta alla classifica che cercano di scaricare la pressione sull'avversario. Infatti, si passa dagli errori arbitrali al ruolo di favorita per lo scudetto. Nella cerimonia del Gran Galà del Calcio di lunedì 2 dicembre, Marotta incorona il Napoli: "Sono i favoriti per lo scudetto. Conte è un vincente e può arrivare fino in fondo".

Conte, questa volta, non è andato per il sottile: "Il direttore può dire quello che vuole. Se l'Inter non dovesse vincere lo scudetto non considererebbe buona la stagione. Questo concentrarsi su di noi non fa vedere chi possa essere quella che può dare veramente fastidio". Il riferimento è all'Atalanta di Gasperini, per cercare di coinvolgere un "terzo incomodo".

Conte non si ferma: "È un giochino che fa sorridere, ma noi rimaniamo con i piedi per terra. Non è che uno si alza la mattina e dice: vinciamo la Coppa Italia, il campionato e la Champions League".

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