Conceicao: "La Lazio di Eriksson meritava la finale di Champions. Roma sempre nel cuore"

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Intervenuto ai microfoni di Radiosei, l'ex calciatore e attuale allenatore Sérgio Conceicao ha ricordato con grande emozione il periodo trascorso a Roma sotto la guida di Sven-Göran Eriksson, in questi giorni di lutto per la scomparsa del leggendario allenatore svedese. Conceicao ha descritto Eriksson come un allenatore straordinario e una figura di grande importanza per la sua carriera, sottolineando l'influenza che ha avuto non solo come tecnico ma anche come uomo.

Le parole di Sergio Conceicao

L'allenatore portoghese ha parlato dell'ambiente nella squadra di Eriksson: "Eravamo un gruppo difficile da gestire, con giocatori come Simeone, Couto e altri. Eravamo uniti, una vera famiglia in campo, con l'obiettivo comune di vincere. Ognuno aveva il proprio carattere e personalità, ma condividevamo la stessa determinazione. Ho mai temuto di perdere il posto? Sempre pronto a lottare. A volte mi arrabbiavo perché volevo giocare tutte le partite, e quando mi lasciava in panchina, non la prendevo bene. Ogni allenamento era come una partita, l'ambiente era estremamente competitivo".

Grande ammirazione per i suoi compagni di squadra, da Mancini a Nesta, passando anche per Sinisa Mihajlovic: "Eravamo tanti e diversi, ognuno con qualità e caratteri differenti. Mancini era un fenomeno, capace di fare la differenza ogni volta che scendeva in campo. C'erano Almeyda, Nedved, Nesta in difesa, e anche Sinisa, che era incredibile. Lui e Mancini avevano un'intesa speciale, si conoscevano e sentivano in campo, riconoscendo i movimenti l'uno dell'altro. L'unico rammarico è non aver vinto la Champions League, una delusione perché, avendo conquistato tutto, meritavamo di arrivare in finale".

Su Roma: "Mi sono trovato benissimo a Roma, e i tifosi del Porto e della Lazio mi sono rimasti nel cuore. Non si sa mai dove potrei capitare come allenatore in futuro, ma queste due tifoserie e piazze occupano un posto speciale per me. Ho avuto un legame forte con la gente, che mi ha sempre voluto bene, e io ricambio quel sentimento. Sono esperienze che porto con me e che mi riempiono il cuore".

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