Fiorentina, Commisso: "Ricominciamo da Italiano, mai stato in dubbio"

"Per me la stagione è stata molto positiva, in certi aspetti anche eccellente pur avendo perso le due finali". Parola di Rocco Commisso, proprietario e presidente della Fiorentina, intervenuto in conferenza stampa per fare il punto sulla stagione appena conclusa e sul futuro. Con una certezza: in panchina ci sarà ancora Vincenzo Italiano. 

Fiorentina, la conferenza di Commisso

"Ho incontrato Italiano, non mi ha mai detto che voleva andare via, si ricomincerà con lui". Commisso ha voluto fugare ogni dubbio sul futuro dell'allenatore. "Abbiamo parlato di chi andrà via e chi rimarrà, lui ha espresso le sue idee sulla squadra e noi cercheremo di accontentarlo".

"Mai nessuno della Fiorentina lo ha messo in dubbio" ha ribadito. "I tifosi volevano mandarlo via, ma noi siamo stati sempre con lui e non abbiamo mai avuto paura che sarebbe andato via. Lui è contento qui, ha l'opportunità di fare la storia a Firenze e sarebbe bello se sarà qui per molti anni". 

La stagione della Fiorentina si è conclusa con le due sconfitte in finale di Coppa Italia e Conference League, ma i percorsi restano molto positivi. Dopo un inizio complicato, la vera svolta è arrivata in inverno: "A febbraio per quanto riguarda la prima squadra dissi che le responsabilità del momento negativo erano solo mie, e da li poi è iniziato il percorso della Fiorentina. Purtroppo con Inter e gli animali del West Ham abbiamo perso. Ci sono comunque poche squadre che hanno fatto un percorso come il nostro. La Fiorentina e l'Inter sono state le uniche due squadre in Italia ad avere avuto un percorso simile".

Si riparte dalle certezze raccolte quest'anno, dunque: "L'obiettivo è quello di migliorare con le nostre possibilità finanziarie. Penseremo a chi cedere ed acquistare per rinforzare la squadra. Pradè ed Italiano avranno un incontro per pianificare le strategie". 

 

In chiusura, un commento sulle scelte di mercato delle ultime stagioni: "Vlahovic e Chiesa hanno portato nelle nostre casse 135 milioni, mentre per Cabral e Jovic ne abbiamo spesi 15. I primi due hanno segnato 15 gol, i nostri quasi il doppio. Io ogni giorno farei affari del genere. Ciò non vuol dire che non ci saranno decisioni sull'attacco con l'input dell'allenatore. Se ne parlerà e si vedrà cosa fare. Ma non solo sull'attacco".

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