Chilavert: "Quando morirò, voglio che le mie ceneri vengano sparse nello stadio del Velez"

E' stato (insieme a Rogerio Ceni) il portiere-goleador per antonomasia. Un'icona del calcio mondiale José Luis Chilavert, personaggio mai banale sia quando difendeva i pali delle sue squadre, sia una volta appesi i guantoni al chiodo. Sempre pronto a dichiarazioni di fuoco anche sui vecchi avversari, l'ex portiere uruguaiano è tornato a far parlare di sé per un'uscita molto curiosa sulla sua... morte.

Proprio così, intervistato dal canale Youtube Tribuna Velez TV - canale tematico della società alla quale si è più legato nel corso della sua carriera - il classe '65 ha parlato di quelle che sono le sue volontà una volta passato a miglior vita. Chilavert ha affermato di voler essere cremato, ma, quando sarà arrivato il suo momento, ha chiesto che le sue ceneri possano essere sparse nello stadio del Velez Sarsfield, club argentino nel quale ha giocato dal 1991 al 2001.

"L'ho già detto a mia moglie - ha chiarito Chilavert -: il giorno che morirò, e non si sa mai quando può accadere, voglio essere cremato. Ma voglio che le mie ceneri vengano sparse al José Amalfitani, lo stadio del Velez. Importante però, devono essere divise. Voglio che una metà vada in una curva e l'altra metà in quella opposta. In questo modo potrò essere con la mia gente, con i tifosi del Velez, una volta ogni quindici giorni".

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