Chievo, Sorrentino: "Dybala? Un amico e un fuoriclasse: avrebbe potuto giocare nella Juve di Zidane e Del Piero"
Cosa hanno in comune Juventus, Torino, Palermo e Chievo? Apparentemente non molto, almeno tutte insieme. Ma ragionandoci più a fondo si scopre che sono quattro "ex" di Stefano Sorrentino e che il calendario oggi prevede un doppio scontro diretto, una sorta di "Sorrentino day". Si parte dalla Juventus.
"Era il febbraio 1998, io ero al Viareggio con la Primavera" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "Mi richiamarono perché qualcuno aveva problemi fisici e andai in panchina nella semifinale contro la Lazio. Ho una foto in cui sono seduto tra Zidane e Inzaghi. In quel periodo c’era un concorso tipo “Vinci la giornata col campione”: ecco, a me sembrava di aver vinto quel concorso... La mattina venne a salutarci l’Avvocato Agnelli, strinse la mano a tutti e quindi anche a me. Quell’anno capitava che mi facessero allenare con la prima squadra. Ricordi bellissimi. Peccato non aver fatto presenze, sarebbe stato come toccare il cielo con un dito. Ma io penso che ognuno ha ciò che si merita. A". Nel Torino l'esperienza fu un po' più lunga: "A fine stagione Moggi mi disse che non rientravo nei piani della società e andai al Torino. Devo tanto ai granata.La prima presenza in B, la prima in A. Quando indossi quella maglia capisci la sofferenza che c’è dietro: non è retorica, è storia".
Esperienze anche in Grecia e Spagna per il portiere campano: "La più bella partita? Novembre 2006, Aek-Milan 1-0 in Champions. Sembrava che avessi la calamita quella sera. Fui nominato miglior giocatore di tutta la giornata di Champions. Ad Atene hanno festeggiato i 10 anni da quella vittoria. Poi sono stato a Huelva, un posto che mi è rimasto nel cuore". Chievo? "Non mi comportai bene. Non ero nemmeno lucidissimo perché era un momento particolare della mia vita. Io avevo dato tutto e ricevuto tanto, avevo bisogno di cambiare. Dopo un po’ Campedelli capì quello che avevo provato". Dell'esperienza di Palermo nessuno potrà toglie a Sorrentino due cose: "Mi restano tanti amici e l’amore che la gente mi ha dimostrato in maniera fantastica. Tifo per la salvezza del Palermo e sono contento di ritrovare anche Corini: con lui il rapporto è ottimo. Dybala? Mi faceva molti gol in allenamento.Paulo è un amico e un fuoriclasse: avrebbe potuto giocare nel Milan degli olandesi, nella Juve di Zidane e Del Piero, nel Barça di adesso". In chiusura d'intervista, da ottimo "numero uno", Stefano dà un giudizio autorevole: "Meglio Buffon o Donnarumma? Dico Gigi. Anche rispetto a Zoff".