Mota, il 'CR7 di Chiavari' che parla 5 lingue: "Se arrivo a 20 gol..."
Dicono che da questa stagione anche Chiavari abbia il suo CR7. Si chiama Dany Mota Carvalho e con Cristiano Ronaldo condivide la nazionalità portoghese, il numero di maglia e i tanti gol messi a segno, con le dovute proporzioni. “Sì è vero, mi dicono che sono il CR7 di Chiavari– afferma Mota Carvalho esordendo con un sorriso, in esclusiva per GianlucaDiMarzio.com -! Ronaldo è il mio idolo da sempre e non perché sono portoghese ma per tanti motivi come la sua immensa professionalità e ambizione. Lo seguo sempre e da quando c’è lui simpatizzo per la Juve – ride di nuovo -. Io però sono Dany Mota e voglio farmi conoscere per il mio nome”.
Da CR7 a DM7. 13 gol e 5 assist in 25 partite tra tutte le competizioni: vero e proprio trascinatore dell’Entella capolista e super favorita del girone A di Serie C, l’attaccante classe ’98. “Sapevo che se mi avessero dato la chance di giocare avrei potuto far bene. Anche la squadra sta facendo grandi cose e questo mi aiuta. Quest’anno c’è un gruppo devastante, unito dentro e fuori dal campo. Spesso e volentieri usciamo fuori a cena tutti insieme. Nello spogliatoio poi è tutto uno scherzo! A me piacere essere sempre allegro e di solito sono uno di quelli che fa più scherzi ai compagni”. Se Mota dovesse continuare così… al suo agente toccherà pagare! Tra i due infatti c’è in ballo una scommessa: “Il mio obiettivo da qui alla fine della stagione è fare più di 20 gol. Se dovessi riuscirci, il mio agente ha promesso di pagarmi le vacanze. In caso contrario, le pagherò io a lui. Spero di fargli spendere un po’ di soldi”, continua il giocatore con la sua risata contagiosa.
Simpatico, Mota. Dalla voce si percepisce tutta la serenità del momento. Anche se a gennaio, a dir la verità, ha rischiato di dire addio a Chiavari. Il Monza del duo Berlusconi & Galliani – due che di talenti qualcosa capiscono - si era fatto sotto con grande interesse: “Non so esattamente cosa sia successo a gennaio ma alla fine è stato un bene essere rimasto a Chiavari visti i risultati”. Certamente di questo passo gli smartphone dei dirigenti dell’Entella saranno incandescenti durante il mercato estivo: il talento di Mota fa già gola a molti.
Dany Mota: 5 lingue, l’NBA e la canzone dedicata
Quella di Mota è una storia particolare. Nato in Lussemburgo da genitori portoghesi emigrati nel granducato per motivi lavorativi, ha la doppia cittadinanza e parla fluentemente ben 5 lingue: portoghese, italiano, tedesco, francese e lussemburghese. “Manca però l’inglese che è la più importante! Se un domani dovessi andare a giocare in Inghilterra vedrò di imparare anche quella…”, racconta sorridendo.
Il suo talento è maturato proprio in Lussemburgo dove è stato notato dagli scout dell’Entella. “A 16 anni giocavo già nella massima serie lussemburghese, però là il calcio non è il top. Quando mi ha scoperto l’ex responsabile dell’area tecnica biancoceleste, Andrea Grammatica (ora alla SPAL, ndr), e mi ha proposto di venire in Italia inizialmente ero confuso. A 16 anni non è certo semplice lasciare casa però giocare in Italia sarebbe stato un bel salto di qualità. Ne parlai a lungo con la mia famiglia e quando finalmente decisi di accettare l’offerta dell’Entella dissi tra me e me ‘Vado e non torno più!’”. Come per dire: vado a realizzare il mio sogno. L’ambientamento in Italia poi è stato sereno. “Quando sono arrivato c’erano diversi francesi nelle giovanili e mi hanno aiutato molto ad ambientarmi. Ora la gente di Chiavari mi conosce e mi ferma spesso per strada: ormai sono di casa”. A dimostrazione di ciò ogni domenica, sia al ‘Comunale’ sia in trasferta, un tifoso particolarmente affezionato espone la bandiera portoghese proprio per il suo idolo Dany: “Mi fa davvero piacere vedere quella bandiera e mi dà la carica”.
Per il resto la vita di DM7 a Chiavari scorre tranquilla, senza troppi grilli per la testa. “Al di là del calcio mi piace tantissimo il basket e giocare a basket. Non sono affatto male, sapete? La mia elevazione quando salto da fermo mi aiuta molto! Quando posso seguo le partite di NBA e sono un super fan di LeBron James: tifo la squadra dove gioca lui. Sì, un po’ come con CR7 – ride -. Poi mi piace giocare online alla Play e ascoltare tantissima musica. Davvero, senza musica non riesco a vivere”.Rap americano e francese il genere preferito. Ma c’è di più. Gli è stata dedicata anche una canzone. “Il titolo è ‘Da Da’ di Jack De”. Proprio come accadde ad un altro ex Entella, Cheick Keita, quando nel 2016 il più celebre rapper francese MHD lo rese protagonista di un suo testo.
Gli ex compagni Zaniolo e Caputo e la Serie A nel mirino
Dany sogna in grande. Sa bene cosa desidera. “Voglio migliorare e imparare sempre più, per questo il mio obiettivo per il futuro si chiama Serie A. So che non potrò rimanere a Chiavari a vita”. Emulando quel Ciccio Caputo che gli fece da chioccia all’esordio in Serie B ai tempi dell’Entella: “Io e Ciccio avevamo un bel rapporto e mi ha aiutato molto. In allenamento poi, mi piaceva osservare e studiare i suoi movimenti. Mi ha sempre incoraggiato a non mollare e a continuare a dimostrare il mio valore”.
Seguendo le orme anche di un altro ex compagno in biancoceleste, Nicolò Zaniolo, col quale Mota ha condiviso una finale di Tim Cup Primavera nel 2017: “Mi aspettavo aspettavo di vederlo in A perché si percepiva quanto fosse bravo anche se non immaginavo un’ascesa così rapida! Io e Nicolò siamo stati compagni però non siamo rimasti in contatto”. Se i sogni dell’attaccante dell’Entella dovessero diventare realtà, un domani potranno incontrarsi nuovamente e sfidarsi in Serie A. “In realtà sogno ancora di più, vorrei giocare anche in Champions!”.
A dire il vero Mota la massima serie l’ha già sfiorata. Nella scorsa stagione infatti, nella seconda parte di campionato passò in prestito con diritto di riscatto al Sassuolo, giocando con la Primavera e allenandosi spesso coi ‘grandi’: “Mi aspettavo il riscatto da parte del Sassuolo perché lì oggettivamente ho fatto bene. Ci sono rimasto male. Va beh vorrà dire che se un domani li dovessi affrontare… farò di tutto per far loro gol – ride -! A parte gli scherzi, mi sono trovato bene a Sassuolo e quando mi allenavo in prima squadra Magnanelli in particolare ma anche tutti gli altri giocatori mi hanno accolto bene”.Vedremo come lo accoglieranno un domani, magari da avversario. Perché a questo ritmo di gol il salto di categoria appare davvero dietro l’angolo. E Chiavari potrà continuare a vantarsi di aver avuto il proprio CR7.