Rambo Ramsey, un guerriero per la Juventus

In Inghilterra lo chiamano Rambo Ramsey. Storia vecchia: fu protagonista di una rissa e venne sostituito dall'allenatore. Poi una risata nello spogliatoio: "Sembravi Rambo". Anni? 12. Caratterino niente male il ragazzo. Che da grande ha avuto da ridire anche con Eric Dier durante un Arsenal-Tottenham: il centrocampista degli Spurs segna e zittisce l'Emirates con l'indice sulla bocca, Ramsey non la prende benissimo e gli risponde a tono. Con tanto di vendetta social.

Personalità da vendere, se ne accorgeranno anche in bianconero. La Juventus ci stava lavorando da tempo (QUI i dettagli), poi la firma quasi un mese fa e ora anche l'ufficialità del club bianconero.

Lui come Pogba, Pirlo, Khedira, Can e tutti gli altri. Si scrive 'arrivo a parametro zero', si legge 'plusvalenza' (QUI la top undici). Terzo gallese della storia bianconera dopo John Charles e Ian Rush.

C'è chi per Ramsey è già pronto a fare follie al fantacalcio. Preparate i fanta-milioni, perché durante le aste ci sarà da lottare: "Quando arriva? L'ho puntato" aveva svelato mesi fa il velocista Filippo Tortu ai microfoni di Sky. Cuore bianconero, non vede l'ora di provare a prendere uno che di bonus ne può portare, eccome: 62 gol e 64 assist in piùdi 350 partite con l'Arsenal.

Gallese di Caerphilly, da quelle parti sono famosi per il Castello di Windsor e la produzioni di formaggi. Calcio? Poco, quasi nulla. Eppure a Euro 2016 la nazionale gallese ha sfiorato l'impresa: è arrivata fino in semifinale, eliminata dal Portogallo. Squadra titolare? Ramsey e Bale più altri nove. Impossibile fare a meno di quei due: "Aaron è uno dei migliori con i quali abbia mai giocato, ha grandissime qualità". Ha detto Gareth, che nel Real gioca con due come Modric e Casemiro.

IL JET PRIVATO E L'INCONTRO CON WENGER

Nell’estate 2008 su di lui c’erano anche Everton e Manchester United. Una telefonata con Ferguson e un incontro con Moyes non bastarono a convincere il gallese. Decisivo – invece – è stato l’incontro con Wenger. Arsene si innamorò di Ramsey dopo averlo visto in una partita di FA Youth Cup tra Arsenal e Cardiff. In lui aveva trovato il sostituto ideale di Cesc Fabregas.

Mandò subito un jet privato a prenderlo per portarlo a Basilea dove lui stava vedendo l'Europeo. Voleva parlargli da vicino, faccia a faccia: “Mi ha raccontato la storia del club e i piani per il futuro”. Centro. Il giocatore è rimasto stregato dalle parole di Arsene. Galeotto fu quell'incontro. Meno bene andò al Cardiff, che aveva già l’accordo con lo United per cederlo e tenerlo un anno in prestito.

Che fatica lasciare il club che ti ha dato tanto e nel quale sei cresciuto: “Continuerò a seguire il Cardiff e avrà per sempre un posto nel mio cuore” aveva detto il giorno della presentazione con i Gunners.

Lì dove Aaron ha lasciato il segno per sempre, diventato il giocatore più giovane a debuttare in prima squadra a 16 anni e 124 giorni (battuto il record di Toshack). Scattano subito i primi paragoni con Gerrard, ma Steven qualche anno dopo andrà oltre: "Quando è in forma è il miglior centrocampista della Premier".

Non solo calcio nella vita di Aaron, che da piccolo era capace in qualsiasi disciplina. Lui e lo sport sono una cosa sola, per la felicità del suo ex insegnante di educazione fisica Jeremy Evans. Dalla ginnastica allo sci di fondo, gli 800 metri e il pentathlon, nel quale a nove anni diventò anche campione del Galles. La grande passione però era il rugby, portato avanti di pari passo insieme al calcio fino a quel provino con il Cardiff. A mangiarsi le mani è il Newcastle, che stava per prenderlo quando non aveva ancora dieci anni.

QUEL MALEDETTO INFORTUNIO: "HO PENSATO DI TUTTO"

Nel momento in cui Ramsey si stava prendendo il posto da titolare all’Arsenal, Showcross arriva in scivolata sulla carriera del gallese. In tutti i sensi: doppia frattura di tibia e perone durante una gara con lo Stoke. Ahia: “In quel momento ho pensato di tutto”. Carriera finita? Era una delle tante idee che passavano per al testa. La forza per non mollare l’ha trovata nei familiari e nei medici che gli dicevano che sarebbe tornato come prima. Solo un po’ di pazienza. Sì, si fa presto a dirlo: nove mesi out.

Il telefono continuava a squillare, messaggi su messaggi. Il mittente? Sempre lo stesso: Ryan Shawcross. Il difensore non sapeva più come fare per scusarsi, ma Ramsey proprio non ne voleva sapere di rispondere a quel telefono. Quasi un anno senza parlargli. Intanto era stato girato in prestito prima al Nottingham Forrest poi al Cardiff per ritrovare la condizione.

Il carattere è rimasto lo stesso di quel dodicenne che non le mandava a dire. Un Rambo per la Juve, Ramsey guerriero bianconero.

@francGuerrieri

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