Champions League, Manchester United-Atalanta: come arrivano gli inglesi al match

C'era una volta il grande Manchester, quello di Ferguson e Rooney, di Scholes, Ferdinand e... Cristiano Ronaldo.

Dall'ultimo successo in Champions League dei Red Devils sono passati 13 anni e il denominatore è il numero 7, tornato a Old Trafford dopo l'esperienza alla Juventus. Gasperini ormai lo conosce bene e proverà ad arginarlo anche stasera, in una sfida che potrebbe consolidare l'Atalanta al primo posto nel girone F

In campionato la situazione degli inglesi è identica a quella dei bergamaschi: stessi punti in classifica, stessa posizione.

Nonostante le stelle a disposizioni, i risultati sono altalenanti per la squadra allenata da Ole Gunnar Solskjaer: lo United è 6º in Premier League a 5 punti dalla vetta e con la vittoria che manca dal 19 settembre contro il West Ham. Da allora un pareggio e due sconfitte, l'ultima delle quali arrivata sabato contro il Leicester

Il cammino in Champions League 

L'ultima vittoria dei Red Devils risale proprio alla scorsa giornata di Champions: un 2-1 conquistato al 95º minuto contro il Villarreal. Un gol vittoria nel recupero che sa di rivincita: la prima giornata contro lo Young Boys, infatti, era finita 2-1 proprio per gli svizzeri, passati in vantaggio a loro volta al 95º.

La situazione nel girone, dunque, si è complicata: adesso lo United è terzo in classifica con 3 punti.

Il pericolo parla portoghese

Inutile sottolineare la pericolosità di Cristiano Ronaldo: il numero 7 è il miglior marcatore della storia della competizione ed è già a quota due gol in due partite in questa Champions League. 

In Premier, però, il miglior marcatore dei Red Devils si chiama Bruno Fernandes. Il trequartista è il leader tecnico della squadra, ma è ancora a secco in Champions: sarà compito dell'Atalanta rimandare l'appuntamento con il primo gol.

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