Catania-Casertana, si gioca a porte chiuse: i motivi

Situazione sempre più complicata a Catania, dove domenica la partita contro la Casertana verrà disputata senza la presenza del pubblico. La Prefettura di Catania ha infatti disposto la chiusura di tutti i settori dello Stadio “Massimino” per motivi di sicurezza, date le difficoltà riscontrate dalla società rossazzura nel predisporre un servizio di stewarding adeguato alla normativa vigente. 

Quanto accaduto fa seguito all’interruzione dello storico rapporto lavorativo tra il Catania e la World Service, che per anni ha gestito il servizio d’ordine dello stadio catanese e non ricopre più tale incarico già dalla partita di campionato del 10 novembre scorso tra i rossazzurri e la Sicula Leonzio. Subito dopo il Catania aveva lanciato attraverso il proprio sito ufficiale la ricerca di nuovi steward, ma i tempi ristretti non hanno permesso di reperire e raggiungere il numero minimo di personale qualificato, per garantire il rispetto delle norme di sicurezza per la partita in programma domenica 24 novembre alle 15:00 contro la Casertana.

Da qui deriva la decisione del Prefetto di Catania di vietare la presenza di pubblico in tutti i settori dello stadio, poichè con una nota della Questura locale dell’11 novembre era stato evidenziato che “tra gli ultras delle tifoserie di Catania e Casertana persiste un’acerrima e storica rivalità, sfociata anche di recente in azioni violente”. Momento sempre più difficile per il Catania, che nel pomeriggio aveva anche annullato la conferenza stampa odierna convocata da Pietro Lo Monaco (per sopraggiunti impegni dell’amministratore delegato rossazzurro), per analizzare i temi principali sul momento vissuto dalla società. 

A cura di Antonio Costa

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