Cassano: "Studio giorno e notte, in Argentina ho trovato il nuovo Kakà"

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Il calcio è rimasto la sua vita, niente più pallone tra i piedi ma solo in televisione, accesa giorno e notte per guardare partite e studiare calciatori. Antonio Cassano ha trovato la sua strada, vuole diventare direttore sportivo e aspetta solo un'occasione per poterla cogliere.

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La proposta di Ferrero

Qualche discorso già c'è stato, ma il Coronavirus ha bloccato tutto: "Ho parlato con Ferrero sei mesi fa, c'era una possibilità di iniziare a lavorare alla Samp. Dovevamo sentirci tra aprile e maggio, ma poi tutto si è fermato per via del virus" le parole di Cassano al Corriere della Sera. "Studio giorno e notte, guardo partite in continuazione. Mi piacerebbe lavorare con Bielsa, è un rivoluzionario e andremmo molto d'accordo. In 5-6 mesi fa crescere i giocatori in maniera impressionante. Tra gli italiani mi piace Allegri, non è vero che è catenacciaro. Ha una grande idea offensiva di calcio".

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Il nuovo Kakà

Per quanto riguarda i calciatori, Cassano ha le idee già chiare: "Segnatevi Carrascal. È un ragazzo del River Plate e mi ricorda il primo Kakà per cambio di passo e qualità di palleggio. Se trova l’allenatore giusto diventerà un giocatore top. In Italia punto su Chiesa e non è vero che segna poco, in tre anni e mezzo ha fatto 30 gol partendo dalla fascia. Tra le squadre non posso che essere affascinato dall'Atalanta, la mia Samp anche ha ottenuto risultati esaltanti, ma loro sono più continui".

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La ripresa

Sulla ripresa dei campionati infine: "Fermerei tutto. Come fanno a ricominciare atleti che sono fermi da due mesi? Dovrebbero giocare ogni tre giorni, ci sarebbero infortuni a raffica: una follia. Negli spogliatoi ci sono 50 persone: come si fa ad azzerare il rischio? Ci sono interessi importanti in ballo, ma non bisogna esagerare".

L'intervista completa sulle pagine del Corriere della Sera oggi in edicola...

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