Carrarese, una vittoria in B attesa da 76 anni
Attesa, voglia, sogno...gioia. Un misto di emozioni che hanno accompagnato la Carrarese nella prima storica vittoria in Serie B dopo 76 anni. Un successo voluto, costruito, conquistato con la stessa passione che ha caratterizzato anche l'ultimo magnifico viaggio nei playoff di Serie C. Lontano da casa, dallo stadio "Dei Marmi", ma in un'atmosfera che ha saputo comunque guidare la squadra verso i tre punti finali.
Dalla stagione 1947/948, l'ultima in cadetteria come ricordato anche sulle maglie speciali indossate per il match con il Sudtirol, all'inizio di un nuovo entusiasmante percorso calcistico. Segnali di fiducia già emersi nelle prime due giornate, contro Cesena e Cremonese, che si sono concretizzati nel match della "Cetilar Arena". Apre Schiavi, chiude Finotto, certezze che hanno fatto da cornice a un appuntamento con la storia.
Fiducia e coraggio
La lunga attesa del popolo gialloblù è stata sempre accompagnata da due fattori: fiducia e coraggio. Anche quando la Serie B sembrava lontana, una meta irraggiungibile ma, al tempo stesso, destinata prima o poi a trasformarsi in realtà. Il felice epilogo di Pisa rappresenta quindi solo l'apice di una storia fatta di passione, unione e voglia di continuare a stupire. Gli uomini di Calabro hanno messo in campo convinzione e determinazione, avendo in testa un unico risultato: la vittoria.
Una squadra compatta, sicura, che ha affrontato a viso aperto un Sudtirol reduce da due vittorie consecutive e dal momentaneo primo posto in classifica. Il rigore di Schiavi, già al secondo gol in campionato, scaccia via la tensione e dà il via a una serata magica, chiusa poi dal raddoppio di Finotto. Risultato mai in discussione, nonostante il tentativo di rimonta finale degli ospiti. Poi l'esplosione di gioia e la voglia di lasciarsi andare a una grande festa.
Nel segno delle certezze
"Finotto che fa gol la curva esulta", un coro intonato per diversi minuti dai tifosi della Carrarese dopo il gol del 2-0. Finotto come Schiavi, certezze che ritornano anche quando c'è da porre fine a una lunga attesa. L'attaccante aveva suggellato la promozione in Serie B, contro il Sudtirol ha invece apposto il marchio definitivo su una vittoria storica. Senza dimenticare inoltre che, nell'undici titolare, le uniche due novità sono state rappresentate da Oliana e Giovane. Fiducia, dicevamo, ma anche tanta forza da parte del gruppo. L'abbraccio finale tra squadra e tifoseria, presente soprattutto in tribuna, racconta invece di un sogno che non intende spegnersi ma che - anzi - vede già all'orizzonte nuovi obiettivi da realizzare.
A cura di Rocco Cristarella
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