Carletti, dalla Terza Categoria alla Serie B: che storia. Oggi l'esordio col Carpi

Professione: attaccante. Che ha segnato anche lontano dal professionismo, tra Terza Categoria e Serie D. Cristian Carletti. La scorsa estate il doppio salto in un colpo solo dalla Terza alla D. Ed ora la B, oggi l'esordio contro il Perugia. 0-0 finale: poco male per lui, arrivato al Carpi agli sgocciolo dello scorso mercato invernale. Minuto 58': esce Giacomo Beretta, entra Carletti. Chi l'avrebbe mai detto. Dalla Terza Categoria alla B: che storia. E di anni ne ha appena 20, compiuti a luglio. Cristian Carletti... chi? 'Bomber' gli calza a pennello, in campo però. E le sue prestazioni non sono passate inosservate. Piaceva a Venezia e Cittadella, alla fine l'ha spuntata il Carpi.

Scuola Cremonese, dagli esordienti in poi un solo pensiero fisso: i gol. Tanti, da sempre e continuamente. Fino al Trofeo Dossena 2015, vinto, guarda un po', grazie ad una sua rete. Eppure, quel torneo Berretti non avrebbe nemmeno dovuto giocarlo. "Già dopo il primo anno di Berretti, volevo andare a giocare per fare un po' di esperienza: una Serie D sarebbe stata perfetta - ha raccontato Carletti in esclusiva a Gianlucadimarzio.com - ma la Cremonese mi disse di rimanere un altro anno, a 'fare i miei 20 gol', così dissero, coi miei pari età".

Ne fece 23, quell'anno lì, aspettando una promozione in prima squadra che però non è mai arrivata. "La Lega Pro era un obiettivo, e fino al 31 agosto mi tennero in sospeso: non facevo parte della Berretti perchè fuori età, non ero aggregato alla prima squadra e quindi non mi allenavo". E quindi? "Mi proposero l'Eccellenza col Crema 1908, oppure di correre intorno al campo di allenamento mentre la Cremonese si allenava. Rifiutai tutto. Mi fecero imbestialire, non consideravano i giovani e puntavano troppo su calciatori esperti. Ero arrabbiatissimo, chiesi e ottenni la rescissione". L'altalena scende, di parecchio.

"Iniziai a lavorare, avevo perso la voglia di giocare. Così sono andato all'Ariete, in Terza Categoria, coi miei amici. Almeno mi divertivo. E continuavo, comunque, a segnare". Nonostante una squalifica di sei giornate: "Ho discusso con l'arbitro, però i miei 27 gol li ho fatti". Bomber anche con gli amici. L'altalena che risale. In fretta. E la voglia di giocare? "Tornata, ovviamente. Mi sono allenato sul finire della scorsa stagione con la Pergolettese, mi hanno dato questa possibilità e poi mi hanno fatto un'offerta per questa stagione".

Accettata al volo, e ripagata sul campo con sette gol e la Pergolettese prima. Con Carletti bomber. Quando sognava il calcio professionistico solo sfiorato due anni fa, diventato oggi realtà con l'esordio ufficiale. L'incredibile storia personale di chi non ha mai smesso di sognare e sicuramente non smetterà di farlo proprio ora.

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