Capello: "Higuain? E' giusto e auspicabile che il San Paolo lo accolga senza rancore"

Premier, Liga, serie A: parola al super esperto Fabio Capello. L'allenatore di Pieris ha conosciuto i tre Paesi da allenatore e adesso da commentatore: non potrebbe esserci giudizio più autorevole. Si parte dalla Serie A e dalla super sfida Napoli-Juventus.

"Mi incuriosisce molto perché si affrontano due belle squadre" - si legge nelle pagine del Corriere dello Sport - "Avrei preferito che questo incontro arrivasse in un altro momento perché dopo i viaggi transoceanici di tanti protagonisti, lo spettacolo rischia di essere rovinato. La Juve è fortissima, ma anche il Napoli gioca bene. Può mettere in difficoltà i bianconeri. Riaprire il discorso scudetto? Non credo. La Juventus è matura e capisce come giocare ogni partita. Ha un vantaggio importante e non si farà recuperare indipendentemente da come finirà domenica". Sull'accoglienza a Higuain: "Non solo è giusto, ma è auspicabile che i napoletani lo accolgano senza rancore. I calciatori sono tutti liberi professionisti che puntano ad arrivare più in alto possibile e a vincere. Conosco bene Gonzalo che ho preso nel Real Madrid quando giovanissimo era in Argentina: so che tipo di ragazzo è e quanto tiene alla sua carriera. Certe scelte i professionisti sono obbligati a farle. I calciatori secondo me l’unica cosa che non dovrebbero mai fare è baciare lo scudetto della nuova squadra perché se poi vai via, come lo spieghi alla gente? Per il resto può capitare di fare un certo tipo di scelte professionali".

Juventus-Barcellona, chi passa? "Mi aspetto 180’ molto equilibrati e se mi chiedete le possibilità di passaggio del turno, dico 50 e 50. Il problema di Luis Enrique è il centrocampo. Ha un attacco strepitoso e unico, ma lì in mezzo, con Xavi che non è mai stato rimpiazzato nel modo giusto e Iniesta che è spesso acciaccato, qualcosa manca. Il Real sul mercato ha fatto acquisti di grande livello e soprattutto li ha indovinati, mentre il Barcellona non ha rinforzato la rosa come avrebbe dovuto. I tre davanti sono formidabili per qualità e inventiva, ma soprattutto perché formano un mix perfetto. Suarez è il centravanti che il Barça cercava da tempo, Neymar è cresciuto tanto e Messi è sempre lo stesso fenomeno. Quel tridente fa davvero paura. Per la difesa della Juve sarà un esame tosto, ma i difensori bianconeri sono campioni. Dovranno stare attenti e soprattutto capire che contro avversari così la partita non è mai finita fino a che l’arbitro non fischia. Il Psg ne sa qualcosa. Sono convinto che la Juventus 1-2 gol a partita li possa fare, ma non deve subirne troppi. Rispetto alla gara la Juve dispone di giocatori con più esperienza e che sono migliorati. Ha tutto per battere questo Barcellona".

Dybala, la Joya è ambito dalle spagnole: "Siamo di fronte a un giocatore di grande livello e per comprarlo ci vogliono tanti soldi. Le due big spagnole li hanno, ma adesso gioca nella Juve e sicuramente può far male a chiunque". Intanto la Roma ha scelto Monchi: "Lo conosco solo di nome e per quello che ha fatto. Non posso esprimermi". Sul derby di Coppa Italia: "Sfida molto calda e interessante. Totti ancora protagonista? Francesco ha avuto un grande miglioramento sul piano fisico. Sotto il profilo tecnico è sempre stato un fuoriclasse, ma aveva la tendenza a ingrassare. Adesso ha risolto il problema e nonostante l’età che avanza, è sempre in forma. Lasciamo stare i pronostici. Voi sapete da quale parte... pendo, non dico di più". Da Roma a Milano: "Nella vicenda del Milan non voglio entrare. Dell’Inter dico che il prossimo anno sarà l’avversaria numero uno della Juventus nella corsa allo scudetto. Suning ha risorse economiche e Pioli sfrutterà le conoscenze acquisite in questi mesi per dare le indicazioni necessarie ad acquistare i giocatori giusti".

In chiusura spazio alla Premier: "Ranieri? Ha fatto una cosa impensabile con una squadra di medio livello e ha tirato fuori lo champagne da uve non da champagne. Il suo esonero non è nelle caratteristiche dei club inglesi, ma essendo una proprietà non inglese... Conte? Ha preso un Chelsea che era a terra e l’ha riportato in alto con scelte tattiche giuste. I risultati gli danno ragione e dimostrano che è molto eclettico e sveglio".

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