Calzona: "Napoli? L'obbligo di vincere ha messo in crisi il gruppo"

La Slovacchia ha vinto la prima partita del girone degli Europei contro il Belgio e per i ragazzi di Francesco Calzona è certamente un ottimo inizio. L'allenatore ex Napoli, comunque, ha parlato al Corriere dello Sport della difficile stagione con gli azzurri e non solo.

 

 Calzona, le parole sul Napoli e su De Laurentiis

Sull'esperienza con gli azzurri, il CT della Slovacchia ha detto: "Se l'arco temporale è da giugno a giugno posso ritenermi più che soddisfatto. Comunque non ho intenzione di allenare fino a 70 anni".

Sulle difficoltà avute ha commentato: "Ho detto e ripetuto di aver incontrato difficoltà e problemi che non mi aspettavo di trovare. Sai qual è stata la cosa che ha creato i danni peggiori? L'obbligo di dover inseguire la vittoria, per via della classifica in gran parte compromessa, ha messo in crisi il gruppo". 

Per Calzona, un esempio è stata la partita contro l'Inter: "Ti porto l'esempio dell'1-1 di San Siro con l'Inter. Loro venivano da quindici successi di fila, giocammo una partita molto più decorosa eppure quel pari fu vissuto dall'ambiente con una delusione sconcertante. Eravamo costretti a vincere e non avevamo una condizione mentale all'altezza del compito. In alcune occasioni abbiamo anche giocato un buon calcio, ma il buon calcio non bastava, servivano i tre punti. Non si dava valore a nulla"

 

Calzona ha poi aggiunto: "Sto troppo poco con mia figlia e mi piacerebbe vederla crescere. Mi basta quello che ho comunque, la mia ambizione non è diventare milionario. Giada poi è pazza del Napoli e della Slovacchia".

 

 Infine su De Laurentiis ha detto: "Con me ha avuto un comportamento esemplare. Mai un'ingerenza, chiedeva e si informava. Prima di incontrare la squadra chiedeva il permesso e poi spiegava di cosa avevano parlato".

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