Ljajic-Besiktas, la situazione: tra lo svincolo e il ritorno al Torino
“Ljajic? Lo abbiamo venduto per quest’anno, per tutto il resto non ho avuto notizie di difficoltà del Besiktas o altro. Se si svincola avrà i suoi motivi. Non ho sentito né lui, né nessuno”. Ha parlato così il presidente del Torino Urbano Cairo al termine della partita contro l’Empoli di mercoledì scorso, cercando di mettere un punto fermo su una situazione molto delicata. La precaria posizione economica del Besiktas porta infatti il Torino a monitorare con grande attenzione le vicende legate al fantasista serbo, che si è trasferito a fine agosto in Turchia con la formula del prestito con obbligo di riscatto fissato a 8 milioni in base al numero delle presenze in gara ufficiale (per almeno 45’ di gioco) e al raggiungimento di alcuni obiettivi da parte della squadra. Ma la grave situazione in cui versa la società di Orman potrebbe portare a rivedere alcuni piani.
Posto che le condizioni del riscatto si potranno quindi verificare soltanto al termine della stagione sportiva, cosa succederà nel caso in cui il Besiktas non avesse i soldi per pagare il cartellino al Torino? In quel caso, Ljajic diventerebbe a tutti gli effetti un giocatore della società turca dalla quale poi si svincolerebbe (di qui le dichiarazioni di Cairo), mentre la società piemontese andrebbe ad aprire un contenzioso per recuperare i soldi derivati dalla cessione del cartellino.
La possibilità che l’ex Roma e Inter possa tornare già a gennaio deriverebbe solo da una potenziale trattativa tra le parti che però fino a ora non si è tenuta. Tuttavia, la situazione legata alla possibile cessione di Soriano (su di lui ci sono Cagliari e Bologna) potrebbe permettere alla squadra di avere un posto libero proprio per il giocatore serbo, che con il Toro ha il contratto in scadenza nel 2020. Ljajic, ben voluto dalla piazza, dovrebbe però essere convinto ad accettare un ritorno nella squadra di Mazzarri, dove non partirebbe tra i potenziali titolari. Resta comunque uno spiraglio per un’eventuale trattativa a gennaio (avendo già giocato in gara ufficiale con il Toro, non potrà passare a una terza squadra) ma la priorità del Torino è in questo momento quella di sfoltire la rosa, pensando solo in un secondo momento a una soluzione interna che porterebbe a un ritorno dopo meno di sei mesi.