L’estate di Madragora: capitano imprescindibile per l’Under 21 e uomo mercato tra Udinese e Juventus
Senza nascondersi, diretto e chiaro. Luigi Di Biagio ha incoronato il faro della Nazionale Under 21: “Mandragora per me è imprescindibile”. Un’incoronazione importante per Rolando, che dovrà guidare, da capitano, la spedizione azzurra ai prossimi Europei. E lo farà presumibilmente da titolare, da imprescindibile, in un centrocampo zeppo di grandi giocatori. Perchè Di Biagio a Mandragora non rinuncia.
Un’estate importante per Mandragora: un Europeo da vincere, da capitano e il futuro che dice Udinese, con quella recompra della Juventus pronta ad essere esercitata. Mesi fondamentali per il classe ’97, pronto al grande salto dopo due stagioni da assoluto protagonista in Serie A. La prima annata a Crotone a conoscere più a fondo la Serie A e l’ultima stagione quasi da veterano a Udine. 35 presenze su 38 partite (3 assenze per squalifica), 33 volte da titolare. Da Velazquez a Tudor, passando per Nicola: per tutti al centro del campo gioca Mandragora. In un incredibile fil rouge tra club e Nazionale. Rincorrendo in azzurro i due modelli di riferimento: Pirlo e De Rossi. Il primo campione d’Europa con l’Under 21 nel 2000 e il secondo nel 2004. Da lì in poi nessun altro acuto azzurrino.
MERCATO
Un’estate che sarà importante anche sul mercato. Il cartellino è tutto dell’Udinese che lo ha comprato dalla Juventus la scorsa estate per 20 milioni, diventando l’acquisto più oneroso della storia del club. Ma la Juventus si è tenuta il diritto di recompra e proprio nei primi giorni di giugno ci sarà un incontro tra l’entourage del ragazzo e il club bianconero per capire le intenzioni della Juventus. Si farà un punto sul futuro e su quell’opzione che potrebbe essere esercitata. Sullo sfondo tanti club che hanno messo gli occhi su Mandragora: su tutti la Fiorentina e l’Atalanta.
Da capire però con il cambio di proprietà l’intenzione dei viola, mentre con il rinnovo di Gasperini a Bergamo quello di Mandragora potrebbe essere uno dei primi nomi sul taccuino della nuova Atalanta targata Champions League. Perchè proprio l’allenatore di Grugliasco fu il primo a credere nelle qualità di Rolando facendolo esordire in A ai tempi del Genoa nel lontano 2014. Per adesso però c’è una Nazionale da trascinare, da “imprescindibile” e da capitano. Poi si penserà al mercato, in un’ascesa destinata a continuare. A soli 22 anni Rolando non ha intenzione di fermarsi.