Calabria e la festa: la risposta ai tifosi

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Polemiche, rabbia, delusione: cosa ci faceva Calabria a festeggiare dopo la più umiliante delle sconfitte del suo Milan? Il 5-0 contro l'Atalanta è stato infatti il passivo più pesante dei rossoneri del XXI secolo (ma nelle classifiche all time...), e non sono piaciute ai tifosi le foto che la sera stessa il giocatore ha postato di lui che festeggiava in un locale.

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"La vita del calciatore è una cosa, quella privata un'altra"

A spiegare il tutto è proprio Calabria, su Instagram. "Visto il clamore inutile creatosi penso sia giusto dire due parole" esordisce sul proprio profilo social. "Mi assumo tutta la responsabilità e chiedo scusa a chi si è sentito offeso indirettamente, ma non era mia intenzione. La festa è stata organizzata molto tempo fa. Il mio compleanno è il 6 dicembre ma ho deciso di organizzarla proprio il 22 appositamente quando iniziavano i giorni di ferie per non compromettere gli allenamenti (visto che qualcuno ha parlato di non professionismo). Nessuno poteva prevedere una tale sconfitta. Al di là del calciatore sono un essere umano come tutti voi, e scommetto e so che chiunque, anche se ha momenti brutti lavorativamente parlando, ha voglia di staccare la spina e cercare di divertirsi coi propri amici e parenti per tirarsi su di morale. Mi stavo divertendo perché era la mia festa di compleanno, oltretutto non mi capita quasi mai di passare una sera tutti insieme così.

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"Avrei forse dovuto rimanere in un angolo a rimuginare? Non credo sia la cosa giusta da fare, e chi lavora in questo mondo lo sa, ma al di la di quel che comunica il video, della felicità e del divertimento, nessuno può sapere talmente cosa si provi realmente dentro quando una società così importante sta avendo duri colpi, quindi cerchiamo di essere tutti ragionevoli e ematici. La vita da calciatore è una cosa, quella privata è un’altra, è mia ed è personale. Voglio sottolineare infine, visto che qualcuno è riuscito a tirare in mezzo l’attaccamento alla maglia, uno più milanista di me, col sangue rossonero come il mio, che ha passato così tanti anni in questa grande famiglia, è difficile trovarlo. Grazie, Davide".

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