Cagliari, Rafael: "Rinnovo? Mi fa piacere che abbiano scelto l'uomo"
"Rinnovo? Mi fa piacere che abbiano scelto l’uomo". Se li è guadagnati Rafael: nuovo contratto (fino al 2018) e posto da titolare. Ha sofferto in silenzio, aspettato il momento giusto. E' arrivato nel gennaio 2016, da titolare in serie A a riserva di Storari in serie B, ma Rafael non se l'è tirata. E dopo un anno i pali del Cagliari sono suoi. Il numero uno dei rossoblù si è raccontato nel corso di un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport:
"Santos? Ogni tanto Pelè veniva al campo. Ho studiato nell’università del presidente. Dopo il biennio ho optato per il marketing, ma per ora voglio solo fare il portiere" - racconta Rafael - "Ho sempre creduto in me stesso e mi sono impegnato tanto. La mia felicità è far parte di un gruppo di 24 persone dove tutti si aiutano. Davvero non ce l’ho con il Verona, ho passato otto anni bellissimi, ho tanti amici, la vita va avanti. Giulini mi ha conquistato con una telefonata, col suo progetto ambizioso di società, stadio, sogni. E’ innamorato del calcio e gestisce una società sana. Ho accettato subito nel gennaio 2016. Setti lo conosco meno, a Verona ho avuto più presidenti. Sono tranquillo? Sono sempre stato così, è quel che mi hanno insegnato i miei genitori. Imparo a gestire le emozioni. La difesa si guida con serenità. Magari Bruno Alves ha bisogno di maggior carica, altri di più tranquillità".
A 34 anni si lavora ancora di più... "Ho imparato ad arrivare prima al campo, a fare una seduta in più in palestra, seguo un nutrizionista che non mi priva di niente, ma mi dà le quantità giuste. Dei mi fa vedere tanti filmati, non solo di rigori. E porto al campo una telecamera con la quale riprendo l’allenamento, poi torno a casa e lo rivedo. Per tirare fuori le cose migliori. Il 22 dicembre? Rastelli mi ha detto il giorno prima della gara col Sassuolo che sarei diventato titolare. Mi ha chiamato e mi ha detto “Mi fido di te, ti vedo pronto”. Diego Farias? Ci conosciamo da quando lui era al Chievo e io al Verona: mangiavamo nello stesso ristorante. Ora lo facciamo qui, allo Smel, la casa dei brasiliani. Anzi, devo organizzarmi: dopo il rinnovo devo offrire la cena a tutti".
Vita da single, per ora va bene così "Ho convissuto per un po’ (a Verona), ma dico sempre meglio solo che male accompagnato... Una donna per conquistarmi deve essere sincera". Obiettivi: "Dobbiamo fare punti e credere in quel che ha chiesto il presidente. Abbiamo giocatori importanti, dobbiamo consolidare la salvezza, ma arrivando cattivi a Genova con la Samp".