"Buon compleanno papà". Pogba rinasce con la Francia e la dedica è speciale: "Continui a guardarmi da lassù. Grazie"
Torna a sorridere Paul Pogba. Gli ci voleva la maglia della Nazionale, della sua Francia, per farlo. Il calore della sua gente, che lo ha sempre apprezzato. E che lo ha sempre aiutato, come è successo anche oggi nel gelo di San Pietroburgo. Vittima sacrificale la Russia, che si avvicina al suo Mondiale con un'altra sconfitta dopo il 3 a 0 subito dal Brasile. Tre le reti incassate anche stasera, con il centrocampista del Manchester United grande protagonista. Suo l'assist che libera Mbappè per il gol che sblocca la partita, sua la punizione del raddoppio. Destro preciso e potente, di quelli che si vanno ad insaccare a fin di palo. La dedica, poi, parla da sola. Una manifestazione d'amore commovente, più forte anche del freddo. Il gol, infatti, Pogba lo dedica al padre. Si alza la maglietta per mostrare a tutti il suo pensiero: "Joyeux anniversaire papa". Tre semplici parole, l'amore di un figlio per il padre che fa da sfondo. Braccia alte, verso il cielo. Laddove Fassou Antoine Pogba continua a guardare il figlio, alle prese con qualche difficoltà di troppo in Inghilterra e con un Mondiale da vivere come protagonista che si avvicina sempre di più. Avrebbe compiuto 80 anni oggi, lui che non si è mai perso una partita di Paul, seguendolo ovunque. E' mancato lo scorso 12 maggio, con il figlio che aveva appena finito di festeggiare la qualificazione alla finale di Europa League con lo United. Una malattia con cui lottava da tempo la causa, l'unica cosa più forte di lui che gli potesse impedire di andare a vedersi le partite. Sarà stato contento nel vederlo segnare oggi. Avrebbe voluto abbracciarlo mentre era accasciato a terra, sul rettangolo verde, con le lacrime agli occhi. Non è possibile farlo, almeno fisicamente. Lo può fare Paul, nel festeggiare un gol. Il primi pensiero va a lui, a papà Fassou. "Ci guardi ancora da lassù, grazie" Il pensiero postato anche sulle sue pagine social. Lui e i fratelli Mathias e Florentin continuano a rincorrere quel pallone che rotola insieme ai sogni. Lo fanno per loro. Lo fanno anche, e soprattutto, per papà Fassou