Brescia, Marino si presenta: "Questa società gloriosa merita palcoscenici importanti. Cellino mi ha tenuto al telefono per due ore e mezza una volta"
Esonerato Boscaglia, il Brescia riparte da Pasquale Marino. Allenatore esperto, senza paura. L’esperienza di certo non gli manca e Cellino lo ha scelto anche per questo. Intanto il nuovo allenatore del Brescia si è presentato in conferenza stampa: “La prima vittoria in A era propria a Cagliari, anche se il presidente dice che non c’era. Abbiamo condiviso esperienze di un certo livello. Esperienze che il Brescia merita di vivere ancora. Ho una mia idea di gioco e la porto avanti. Cerco di attuare sempre un calcio propositivo, che non dipende dai numeri. Spero di riuscire a dare un’identità anche al Brescia che è una società gloriosa che merita palcoscenici importanti. Una grande piazza che per me rappresenta anche una grande responsabilità. Non voglio illudere nessuno, dobbiamo lavorare al meglio e vedere dove arriviamo, senza fare il passo più lungo della gamba. Io deluso? Certo non andare in A con il Frosinone a causa di un gol, il rammarico c’è. Il Brescia adesso ha altri obiettivi, dobbiamo gettare le basi per il futuro. Qui sostituirò un collega che stimo, un allenatore bravissimo. Da un certo punto di vista dispiace, io però devo dare il massimo per questa squadra. C’tanto lavoro da fare ma anche tanto entusiasmo. Promozione? Tutto è possibile, ma bisogna essere razionali nel dare valutazioni. Anche con il Vicenza ho rischiato, mi piacciono le sfide. Il contratto? Fino a giugno 2019. Con me lavorerà lo staff di sempre. Spaventato da Cellino? Tocchiamo ferro, ma se uno fa bene non deve avere paura. Penso positivo e cerco di fare bene. Cellino l’ho visto entusiasta e trasmette positività”.
Divertenti le ultime battute poi, tra Cellino e il rapporto con il ds Castagnini: "Il presidente mi ha telefonato da mezzanotte fino alle due e mezza una volta, neanche con mia moglie ho parlato così tanto al telefono…Ho trovato un presidente pieno di entusiasmo, credo ci fosse anche un po’ di stima precedente dagli incontri che ci sono stati. Si è ricordato che ci sono state belle partite tra noi, e ricollegandosi a quello magari ha fatto un pensiero nei miei confronti. Questo entusiasmo mi ha contagiato e ho accettato anche per la storia calcistica di Brescia che non lascia indifferente nessuno, se il presidente ha preso questa società vuol portarla in avanti in una certa maniera. Dobbiamo vivere alla giornata, magari avendo rilevato la società tardi il presidente ha fatto un po’ in fretta, possiamo cercare di risollevare la società in maniera graduale. Sappiamo che dovremo sfoltire un po’ l’organico per essere pronti. Rapporto con il ds? Lasciamo stare…ero un suo giocatore e mi voleva vendere. All’inizio andavo piano, a due all’ora…poi ho iniziato a correre di più e ho dimostrato di saper giocare a calcio. Poi il mister mi faceva giocare anche zoppo, e a quel punto ha capito…all’inizio facevo fatica e stentavo a trovare la condizione. Ieri mattina ero ancora in pantaloncini a fare il bagno, ora sono qua e pronto alla prima partita: non ho ancora parlato di mercato".