Bologna, Thiago Motta: "Arnautovic? Valuterò domani"

Thiago Motta ha presentato in conferenza stampa il lunch match contro il Torino nella prossima domenica (6 novembre) di Serie A. I rossoblù sono reduci da tre vittorie consecutive, che li hanno proiettati al dodicesimo posto in classifica. Un po' di respiro dopo il brutto inizio di stagione. L'allenatore ha toccato varie tematiche a partire da Arnautovic.

  

 

 

Thiago Motta: "Domani abbiamo l'ultimo allenamento e deciderà se schierare Arnautovic"

Il Bologna in queste ultime partite ha dovuto fare a meno del suo attaccante, ma nonostante ciò ha conquistato lo stesso i tre punti. Thiago Motta ha infatti elogiato anche le prestazioni degli altri giocatori: "Quando ha giocato Joshua Zirkzee ha fatto bene. Domani abbiamo l'ultimo allenamento e vediamo come sta Arnautovic. In ogni caso conta solo la vittoria".

L'allenatore si è soffermato su questo buon momento: "Stiamo affrontando tutto con massima esigenza. Ma pensiamo al presente. Il Torino è un avversario molto difficile: non lascia giocare l'avversario, mettono intensità e ritmo, vogliono attaccare. Un nuovo equilibrio? Ogni giorno e ogni settimana che passa analizziamo il livello dei singoli e dei reparti. Tutto può cambiare, dipenderà tanto da loro, noi guardiamo il miglior momento di ognuno e del reparto".

 

 

"Giocare a uomo? Sta tornando di moda"

Molte squadre da diversi anni giocano uomo contro uomo: l'Atalanta e il Torino sono due esempi. Soprattutto i granata, prossimi avversari del Bologna. Thiago Motta ha esaltato la loro intensità: "Giocare a uomo sta tornando di moda, poi dipende da come viene trasmesso, Juric lo fa perfettamente, ottenendo quello che vuole. Ovviamente questo stile di gioco ha dei vantaggi e degli svantaggi".

 

 

"Il mio stile di gioco? "Non ho ancora un'impronta, sto crescendo anch'io, mi auguro di arrivare al livello di alcuni allenatori. Ad esempio Mourinho e Spalletti, dopo tutto quello che hanno fatto vivono ancora il match in un modo straordinario, splendido per noi allenatori più giovani che li osserviamo. Vorrei e mi auguro arrivare ad una età in cui avrò ancora la stessa passione come oggi, vorrei amare questo lavoro come lo amo adesso. Questa è la base di tutto".

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