Conte: "Il gol subìto ci poteva ammazzare. Grande segnale"
"C'è stata una grande risposta da parte nostra. Il gol che abbiamo subìto ci poteva ammazzare. Invece i ragazzi hanno dimostrato grande forza interiore ed è una buona notizia per noi. Quando le cose sono sempre facili è difficile valutare queste situazioni. Invece in una gara difficile come questa contro il Bologna e meritare la vittoria è un buonissimo segnale, soprattutto per noi".
Soddisfatto e felice, per i tre punti ma anche per la prestazione e soprattutto per la reazione dei suoi. Antonio Conte con la sua Inter, dopo il 2-1 del Dall'Ara contro il Bologna, torna così momentaneamente al primo posto in classifica (in attesa del risultato della Juventus) ma l'allenatore nerazzurro ha pochi dubbi: "Non dobbiamo pensare agli altri ma solo a noi e a migliorarci.
Prima della conferenza pre-gara avevo chiesto di diventare credibili e uscire con la maglia sudata. E i ragazzi in questo senso stanno crescendo - ha spiegato Conte ai microfoni di SkySport -. Ora ci aspetta un'altra partita importante e difficile a Dortmund. Andremo lì cercando di tornare senza rimpianti".
Spazio poi a qualche considerazione sui singoli, a partire dal tandem d'attacco: "Lautaro l'avevo studiato e visto, è un ragazzo che è prima e seconda punta. Anche Lukaku è forte fisicamente ma se gli dai campo è anche veloce. E insieme sanno dialogare bene, ci stiamo lavorando molto e ne sono molto contento. Stanno facendo per la squadra un grandissimo lavoro anche senza palla. Dietro di loro sta crescendo Esposito che ha 17 anni e può avere un futuro veramente importante se continua con questa voglia e umiltà.
Venendo qui sapevo di mettermi in una sfida dura e difficile sotto tanti punti di vista. A me piace cercare qualcosa di difficile, anche la mia storia parla da sola, sono sempre arrivato in momento un po' critici nei top club e insieme con il lavoro siamo riusciti a riportare queste squadre dove meritano. Spero di avere la forza di farlo anche con l'Inter. Quello che mi rende felice poi è lavorare con questo gruppo di ragazzi, anche oggi tutti hanno dimostrato di avere quel sacro fuoco di non arrendersi dopo l'autogol. Abbiamo iniziato a camminare ma se c'è questa voglia e attaccamento, al di là del risultato, c'è sempre la soddifsazione per il lavoro che stiamo facendo".
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