Bologna-Castro, Ghezzi: “Trattativa intensa. Convinto dal gioco di Motta”

Tra i colpi più interessanti del mercato di gennaio c’è l’arrivo a Bologna di Santiago Castro, attaccante argentino classe 2004 proveniente dal Vélez. “Abbiamo iniziato a parlare a luglio dello scorso anno. È stato segnalato al Bologna, che lo ha iniziato a seguire e poi ha colpito tutti in una partita in cui è entrato a 10 minuti dalla fine e ha fatto gol”, così l’intermediario dell’operazione Gustavo Ghezzi a Gianlucadimarzio.com, che insieme all’agente Adrian Ruocco ha lavorato al trasferimento di Santi in rossoblù.

 

Castro al Bologna, le parole dell'intermediario Gustavo Ghezzi

Un affare da 12 milioni lordi, ben oltre il valore della clausola da 10 fissata dal Vélez. “A novembre il Bologna ha deciso di prenderlo e abbiamo iniziato una trattativa molto dura perché era periodo di elezioni al Vélez e sarebbero cambiati ds e presidente. Loro già avevano venduto Prestianni al Benfica e non era facile privarsi anche di Castro. E quando si è iniziato a parlare del Bologna su Castro si sono mosse anche altre società italiane. Fenucci, Sartori e Di Vaio hanno fatto un grande lavoro perché il Vélez non voleva venderlo: abbiamo fatto riunioni via zoom con il presidente Berlanga e con il giocatore. Sono stati 6 mesi duri, una trattativa intensa”.

 

 

Nove gol in 64 presenze con la maglia del Fortín, oltre ai 6 in 12 partite tra Argentina Sub-20 e Sub-23 per Castro. Numeri che hanno attirato l’attenzione di altre società: “C’erano anche Fiorentina e Genoa. Due club importanti, ma il ragazzo ha voluto il Bologna anche per quelle che sono le sue caratteristiche, che si sposano bene con quelle del gioco di Motta: ha guardato tante partite della squadra e gli è piaciuto il modo in cui giocava. Santi ha voluto fortemente il Bologna, anche negli ultimi giorni voleva essere sempre informato sulla trattativa”.

 

 

Il classe 2004 ha firmato un contratto di 5 anni con il club rossoblù, che lo ha voluto come vice Zirkzee. Ma chissà che i due non possano anche giocare insieme. “Può giocare da prima o seconda punta, un po’ meno sull’esterno, ma è uno che si adatta. Oltre ai gol, protegge bene la palla e ha molta forza, è molto intelligente e sa far giocar bene la squadra. Ora è al Preolimpico e sta giocando titolare con la Sub-23 da sotto-età contro avversari 3 anni più grandi, per Mascherano è un titolare nonostante abbia dovuto lasciare il ritiro per le visite col Bologna a Buenos Aires”. Ancora qualche giorno in Venezuela, poi la Serie A e Bologna accoglieranno un nuovo talento.

 

 

 

 

 

 

 

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