Benevento, Inzaghi: "Vigorito voleva Ibra? Anche Mandzukic..."
Dopo 22 giornate, i fratelli Inzaghi sono quasi a pari punti. Simone a quota 50, terzo in Serie A, mentre Pippo con il suo Benevento è a 51 e primo in B. Sedici punti dal Pordenone secondo, 17 dal Crotone terzo. "E' ancora lunga, il calcio ci ha insegnato che bastano due o tre sconfitte per mettere in discussione tutto", tutta la cautela di Pippo Inzaghi nelle sue dichiarazioni a SkySport, perché la promozione è un sogno da coltivare ma soprattutto un obiettivo da conquistare, pur restando coi piedi per tarra. Soprattutto a febbraio.
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"Sarebbe un peccato, ora diventa una vera e propria sfida con noi stessi e dobbiamo pensare partita per partita senza guardare il distacco in classifica. Abbiamo fatto un girone d'andata straordinario battendo diversi record e questo rimane nella mente, nel cuore e nella storia di questa società. Ma io guardo avanti".
Non solo lui, anche il presidente Vigorito, definito da Inzaghi come “una persona fantastica, un appassionato, uno che vive di calcio, il papà di tutti".
Il lavoro come pane quotidiano e la passione come spinta per il presente e il futuro: "Lo vedo felice, è la soddisfazione più grande per me. Non ha mancato una trasferta ed è sempre al nostro fianco. Vi racconto un aneddoto: dopo la partita con la Salernitana ha voluto dare il premio alla squadra nonostante il pareggio come se avessimo vinto, perché ha visto voglia, impegno e attaccamento alla maglia.
Questo gesto vale più di mille parole. Voleva Ibrahimovic? Lui voleva prendere anche Mandzukic... È ambizioso, un presidente così è merce rara. Benevento oggi è un'isola felice, ti fanno lavorare e ti vogliono bene. Ci saranno anche momenti difficili - ha concluso Inzaghi - ma so che anche in quel caso ci saranno tutti vicini".