Da figliol prodigo a eroe: Lapadula trascina il Benevento
Un altro gol per far vedere al mondo che è tornato, che il re della Serie B è lui. Da tempo Gianluca Lapadula indossa una maschera. Non quella protettiva che ne copriva il volto qualche mese fa: una maschera di tensione, grinta. Anzi, "garra", come direbbero in quel Sudamerica in cui ha (ri)scoperto le proprie radici. Non poteva che essere lui, il bomber da 72 gol in Serie B in carriera, a far volare il Benevento. Non poteva che essere lui, il figliol prodigo, ad alimentare il sogno della Strega di tornare in Serie A dopo appena un anno.
Il Benevento ha sconfitto il Pisa nell'andata della semifinale playoff di Serie B (leggi qui tutto il programma). Al "Vigorito" è finita 1-0 per la squadra di Fabio Caserta. Lo stesso risultato di venerdì scorso, quando i campani hanno battuto ed eliminato l'Ascoli nel turno preliminare. Come qualche giorno fa, segna "Lapagol". È l'85', la partita sembra finita. Parte tutto ancora da Mascinagelo, come al Del Duca. Lapadula aggredisce la palla in area dopo un rimpallo, e la mette sotto alle gambe di Nicolas.
Il Benevento avvicina la finale playoff
Lapadula era tornato all'ultima giornata di campionato, quando aveva giocato (e segnato) contro la Spal. Ma la sua stagione è stata un susseguirsi di montagne russe. Un grande inizio, la tripletta al Cittadella, la doppietta alla Ternana. Poi, col mercato di gennaio, la rottura. Lapadula sembra sul piede d'addio, e viene messo fuori rosa. Una vicenda con implicazioni legali che si risolve alla fine della finestra di mercato con il reintegro in rosa.
Lapadula, bomber dei playoff
Non poteva fare a meno, il Benevento, di un attaccante come Lapadula, già capocannoniere della B ai tempi di Pescara. Un centravanti di razza, che sa quando e come colpire, e di solito è decisivo: i playoff, non a caso, sono l'acqua in cui sguazza. Non ne poteva più della tribuna: sì, ogni volta il settore in cui era seduto si trasformava in Lima, con frotte di tifosi peruviani in cerca di un selfie o di un autografo sulla bandiera, ma il terreno di caccia di Gianluca è un altro. E lui stesso se lo è ripreso, con la volontà e la grinta che lo caratterizzano. A Pisa, sabato, si ripartirà da 1-0. Ormai Lapadula ha addentato la preda, e non intende mollarla.