Bendtner: "All'Arsenal stavo nei bagni delle donne per saltare le lezioni"

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Una carriera altalenante, sempre sul filo tra le ottime doti tecniche e alcuni comportamenti decisamente sopra le righe fuori dal terreno di gioco. Non poteva chiamarsi altrimenti che "Both Sides" allora l'autobiografia di Nicklas Bentdner. Un libro nel quale l'attaccante danese racconta appunto "entrambi i lati" della sua carriera da calciatore, tornato oggi a giocare nella sua Copenaghen. Come riportato dal Sun, Bendtner racconta anche alcuni episodi davvero curiosi della sua esperienza all'Arsenal, 171 presenze e 47 gol in sei stagioni con la maglia dei Gunners.

Come quando, arrivato a 16 anni a Londra, veniva obbligato dalla società inglese a seguire alcuni corsi scolastici, oltre agli allenamenti in campo. Un'abitudine assolutamente non gradita da Bendtner, che escogitò un piano davvero particolare per evitare le lezioni: "Un giorno saltai la lezione nascondendomi nel bagno delle donne, sentivo tutti che urlavano perchè non riuscivano a trovarmi. Quando incontrai Liam Brady (responsabile del settore giovanile), mi disse che aveva sentito che mi ero nascosto sotto un tavolo. Gli dissi che non era vero. Avevo la coscienza a posto perchè avevo detto la verità, non ero nascosto sotto un tavolo".

Non un alunno modello, insomma. Ma il suo carattere difficile da gestire veniva portato all'interno del campo, come raccontato dallo stesso Bendtner: "Facevamo un allenamento a due tocchi e quando Henry ne fece tre lo urlai. Thierry mi fece segno di stare zitto. Così non appena io feci tre tocchi, mi venne fischiata la punizione e allora cominciai a lamentarmi. Dissi a Henry che doveva stare lui in silenzio. Mi venne incontro e cominciammo a litigare, ci divisero Ashley Cole e Campbell". Genio e sregolatezza, Nicklas Bendtner non si smentisce mai...

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