Nel mondo di Bellanova tra cross, esperienze e sorrisi. Il racconto di chi lo ha allenato e visto crescere 

Chi lo conosce e lo ha allenato fotografa Bellanova con due concetti cardine. “Esplosività e gamba. Faceva su e giù senza fermarsi mai. È così fin da quando era in Primavera”. Parola di Federico Giunti, che ha allenato Raoul nelle giovanili del Milan e ne è subito rimasto stupito. “Era nel gruppetto di quelli che avevano una marcia in più. Sapevo che sarebbe arrivato. Ma credimi gli ha fatto molto bene fare esperienza all’estero tra i grandi”.  

 

 

 

Già, l’estero. Tappa importante che ti forma e ti fa crescere sia fisicamente che caratterialmente. “Raoul è sempre stato molto propenso alla fase offensiva, ma doveva migliorare sotto alcuni aspetti. Andare al Bordeaux prima e a Pescara poi lo ha aiutato tanto”. Parola di chi lo conosce bene e lo ha sempre seguito. “Ha fatto il suo percorso, un po’ di gavetta come è giusto che sia. Adesso si sta prendendo, piano piano, tutto quello che si merita. È da Inter, te lo garantisco. Ha le carte in regola per giocarsi le sue chance in una big, nonostante la concorrenza”.  

 

 

 

Lo scorso anno il Cagliari - seppur sia poi retrocesso a fine stagione - è stata l’undicesima squadra del campionato per gol fatti di testa (sette) e l’ottava per cross riusciti. Il merito è sicuramente anche di Bellanova, capace di arrivare sul fondo e mettere cross precisi. “È sempre stata una sua grande qualità. Non è un dato che mi sorprende. Con me faceva il terzino ma… quanto spingeva! Su e giù per quella fascia. Ha dimostrato poi negli anni che è fatto per giocare largo a cinque. Ha le qualità per fare bene ovunque. Non sono frasi fatte, te lo assicuro. Si merita tutto”. 

 

 

Raoul è cresciuto così nel tempo. Dal Milan all’Inter, tre anni dopo. Nel mezzo il Bordeaux, il Pescara, l’Atalanta e il Cagliari. Negli ultimi due anni il suo curriculum parla di due retrocessioni su due, sempre però da protagonista e giocando con continuità: “È vero che sia a Pescara che a Cagliari le cose sono andate male dal punto di vista dei risultati ottenuti, ma possiamo dire che con il senno di poi gli sia andata bene lo stesso. Lui ha sempre continuato a giocare come sa e ha raccolto con il tempo i frutti del suo lavoro”.  

 

 

 

Corsa, velocità e voglia di arrivare. Senza bruciare le tappe, step by step. “Ha girato un po’ negli ultimi anni, la speranza è quella che all’Inter possa trovare la sua dimensione”. Senza perdere il sorriso, cosa che lo ha contraddistinto negli anni. Anche su Instagram, fin dai tempi del Milan, si mostra sempre sorridente. Con gli ben aperti e decisi, di chi ha fame di prendersi tutto. “Anche nello spogliatoio era una presenza bella, si facevano scherzi con i compagni e aveva sempre la battuta pronta”. Ricordi e aneddoti di chi lo ha visto crescere e ora lo vede raggiungere grandi obiettivi . L’importante sarà non smettere di correre, come faceva da ragazzo nel settore giovanile rossonero. Raoul lo sa ed è pronto a spiccare il volo sulle ali dell’Inter di Inzaghi. 

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