Bayern, Nagelsmann: "Inter? La Serie A non è determinante. Goretzka può giocare"
Non solo Simone Inzaghi, anche Julian Nagelsmann ha detto la sua alla vigilia di Inter-Bayern Monaco a 24 ore dal calcio d'inizio a San Siro. Di seguito tutte le sue dichiarazioni in conferenza stampa.
"Sentire l'inno della Champions League è qualcosa di bello. Io non sono mai stato a San Siro nella mia carriera, sono felice di poter giocare in questo stadio, pieno di storia, dove sono state giocate moltissime partite determinanti. Sappiamo che la prima partita non è decisiva, ma vogliamo iniziare nel migliore dei modi. Abbiamo un avversario interessante in un gruppo molto interessante. Non possiamo permetterci nessuna debolezza", ha detto Nagelsmann in conferenza stampa.
Sulla possibilità di schierare titolare Goretzka, rientrato dopo un lungo infortunio: "Qualche decisione l'ho già presa, ma non tutte. Tutti i giocatori sono a un livello fisico intercambiabile, possiamo far subentrare giocatori tutti allo stesso livello senza perdere concentrazione e prestazione. Giochiamo ogni tre giorni, abbiamo trovato il ritmo e non è semplice a inizio stagione. Lewandowski ha lasciato una lacuna e ci siamo dovuti adattare. Non c'è tempo per fermarsi, Goretzka è un candidato per la formazione titolare. Da quando è tornato abbiamo fatto pochi allenamenti, con la squadra si è allenato solo due volte. È comunque un candidato perché ha giocato bene quando ha avuto la possibilità".
Sul turnover: "Dipende dai casi. C'è un ritmo serrato e non sempre dipende dalle prestazioni, magari si tratta di gestire il carico fisico. A Muller per esempio prima dell'Union ho detto quale sarebbe stato il suo minutaggio e quali erano le ragioni: magari per lui non era facile da capire, ma è una questione di rotazioni. Alcuni chiedono sempre come mai, altri lo capiscono, altri lo scoprono sulla lavagna tattica nello spogliatoio. Escluderli non vuol dire che hanno sbagliato qualcosa".
Sull'Inter, avversaria di domani che sta affrontando qualche difficoltà: "Andare male in campionato può essere una benedizione o una maledizione, ma la Champions è diversa. Si può giocare con la testa libera o magari sfogare la frustrazione in Champions. Dipende da come giochi. L'Inter è una squadra molto esperta, talvolta ci sono piccole distrazioni che fanno oscillare il risultato da una parte o dall'altra. Anche contro il Milan ci sono state varie fasi della partita. Io non penso ai risultati che ha ottenuto in Serie A, ma ai giocatori che sono fortissimi, al tecnico che è bravissimo. Manca Lukaku ma Dzeko ha fatto benissimo e poi c'è Lautaro. Dovremo difendere un po' più alti. Ci sono varie situazioni che dovremo preparare, l'Inter è brava nel variare le soluzioni tattiche. Dovremo essere bravi noi, ma l'andamento in campionato non è determinante".
Bayern Monaco, Neuer: "Siamo tra i favoriti per la vittoria della Champions"
In conferenza stampa, insieme all'allenatore Julian Nagelsmann, anche il portiere e capitano del Bayern Monaco Manuel Neuer ha rilasciato alcune dichiarazioni: "Abbiamo un gruppo davvero difficile, con ottimi avversari. San Siro è sempre particolare, giocare in uno stadio così è sempre emozionante. Il sostegno dei tifosi c'è sempre, ho giocato contro l'Inter con lo Schalke 04 ed è stata un'esperienza unica nella mia carriera".
Sulla vittoria della Champions League: "Siamo tra i favoriti per la vittoria della Champions League. Negli ultimi anni abbiamo sofferto anche alcune sconfitte amare, per esempio contro il Villarreal, per questo vogliamo andare avanti e mostrare il nostro valore. Siamo tra i favoriti, non ci nascondiamo".
Sulle difficoltà in attacco del Bayern Monaco: "Io mi occupo della difesa, però è evidente che nelle ultime partite siamo calati. Contro il Borussia Monchengladbach abbiamo avuto tante occasioni da gol e siamo sfortunati, anche se è stato determinante Sommer. Contro l'Union abbiamo avuto meno occasioni. Possiamo giocare in tanti modi lì davanti e abbiamo la possibilità di creare tante occasioni anche senza centravanti".
Sul tour de force in vista del Mondiale: "A me piace giocare, è evidente. Però c'è poca possibilità di rigenerare le batterie nei pochi giorni che passiamo a casa. Dobbiamo dormire bene, mangiare bene, seguire i consigli, evitare infortuni. Non è facile, ma siamo professionisti".