Batista: “Lautaro miglior attaccante al mondo. Pérez destinato a una big”

Prima di sedersi sulla panchina della nazionale venezuelana, Fernando Batista ha allenato per 5 anni l’Argentina Sub20, con cui ha vinto i Giochi Panamericani 2019 e il Preolimpico 2020. Da Julian Alvarez al Cuti Romero, fino a Mac Allister e Lisandro Martinez. La maggior parte dei giocatori convocati è stata poi protagonista nelle recenti vittorie della Copa America e del Mondiale in Qatar con Scaloni. Tra questi c’è il capocannoniere della Serie A, Lautaro Martinez: “È nel pieno della carriera. Non mi sorprende il suo livello, perché lo conosco da tanti anni e so quale fosse il suo potenziale, poi stava a lui. Ogni anno migliora: ora riesce a fare le scelte giuste in campo e a giocare più tranquillo. È l’attaccante che tutti vorrebbero”, afferma il ct della Vinotinto a Gianlucadimarzio.com. 

 

 

El Bocha poi ricorda un episodio vissuto con El Toro: “Nel 2017 in una partita vinta 5-0 contro la Bolivia al Sudamericano Sub20, Lautaro era il centravanti e non era riuscito a segnare, ma aveva creato spazi e fornito assist. L’ho sostituito a 10 minuti dalla fine ma era deluso per non aver segnato, così gli dissi di stare tranquillo perché per me era stato il migliore. In quel momento non mi credeva, poi il giorno dopo su tutti i giornali ha visto che era stato il migliore e gli è tornato il sorriso. Non è il classico 9 che gioca spalle alla porta, ma sa fare tutto: siamo di fronte al miglior attaccante al mondo”.

 

 

Prima o seconda punta, l’attaccante dell’Inter ha caratteristiche simili a quelle di Beltran, che di recente Italiano ha spostato sulla trequarti. “Lucas è un giocatore molto tecnico e non è il classico centravanti che conclude l’azione. La sua qualità gli permette di associarsi ai compagni e di uscire dall’area. Lo faceva già al River quando gli avversari si chiudevano. Alla Fiorentina stanno cercando di metterlo nelle condizioni di far vedere le sue abilità, e sono sicuro che ce la farà. C’è sempre un periodo di adattamento, ma sta facendo bene e crescerà perché è intelligente e preparato. Però lo vedo più come un attaccante che crea e non un centravanti posizionato tra i due centrali”.

 

 

A Firenze c’è anche Nico Gonzalez, che Batista conosce da quando aveva 8 anni quando lavorava come Coordinatore del Settore Giovanile dell’Argentinos Juniors. “Da bambino non giocava spesso perché era meno sviluppato rispetto ad altri suoi coetanei. Sua mamma un giorno venne a chiedermi il cartellino per portarlo via in un’altra squadra, anche perché abitava lontano. Gli dissi di aspettare e io ovviamente non glielo diedi. Poi ha iniziato a giocare e ogni volta che incontro sua madre le dico scherzando: “Chiedetelo adesso il cartellino, non dipende più da me’”. E sulla sua crescita del numero 10 viola: “Ha caratteristiche perfette per il calcio dinamico di oggi, perché è uno che si inserisce e fa avanti e indietro sulla fascia. Ormai è un profilo europeo e per la Fiorentina è un giocatore chiave. Nico fa tutto al 100%, non si risparmia e per questo spesso può avere problemi fisici. Ma conoscendolo detesta star fuori dal campo”.

Batista: "Nehuen Pérez è destinato a giocare in una big"

Protagonista nell’ultima sessione di mercato con il mancato trasferimento al Napoli, Nehuen Pérez è stato il capitano della Seleccion Sub20 e Sub23 di Batista. “Anche Nehuen lo conosco da quando era un bambino e giocava nell’Argentinos Juniors. Ha molta personalità ed è forte tecnicamente, ma non è uno di tante parole, così gli ripetevo che da difensore con la fascia di capitano doveva parlare di più e lui mi rispondeva: “Parlo il giusto e quando c’è da dire qualcosa la dico”. Ed era vero. Si adatta a giocare a destra e a sinistra, in una linea a tre o a quattro, non ho dubbi sul fatto che andrà in un grande club”.

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