Bari, ascolta Sibilli: "Non mi sentivo così carico da tempo, il San Nicola mi emoziona"
"Era da un po' che non mi sentivo così bene, mi sono risentito il giocatore dei primi anni di carriera. Sono contento e so quello che voglio fare". Garantisce Giuseppe Sibilli. Al giocatore classe 1996, arrivato a Bari dal Pisa in prestito con diritto di riscatto sono bastati 88 minuti in biancorosso per conquistare la fiducia del San Nicola: nello 0-3 di Coppa Italia contro il Parma aveva colpito la traversa, nell'ora giocata da trequartista alle spalle di due attaccanti nello 0-0 contro il Palermo ha mandato due volte in porta Nasti e Maita, sfiorato il gol e strappato applausi. Dopo essersi presentato in campo, lo fa davanti ai microfoni. Partendo dalla trattativa: "Onestamente è durata poco, avevo altre opzioni che non ho preso in considerazione. Abbiamo fatto tutto in due giorni - racconta - e la telefonata con il ds Polito mi ha fatto sentire tanta fiducia. Non potevo non accettare questa piazza. Sono stato accolto in maniera fantastica, spero di ricambiare l’affetto".
Bari, le parole di Sibilli in conferenza stampa
La voce è quella di chi ha salutato Pisa dopo tre anni, 94 partite, 13 reti e 6 assist. E che sa di essere "in una piazza che mi può dare tanto - definisce Bari - mi prendo questa opportunità. Sono contento di averla avuta. Pisa è stata come una casa, è la piazza che mi ha dato di più e alla quale ho dato di più. È stato un bel viaggio. Qui c’è voglia di ripartire, gli ultimi minuti di Bari-Palermo ne sono una dimostrazione. Sono quelle partite che ti danno unità, è stato un punto che abbiamo voluto conquistare".
A impressionare il 27enne di Napoli, figlio d'arte (è cresciuto sulle orme del papà Salvatore, autore di oltre centocinquanta goal tra Serie C1, C2, D ed Eccellenza in Campania) sono stati i 23mila spettatori presenti al San Nicola per la prima di campionato: "Il pubblico incide tanto - ammette - nel riscaldamento contro il Palermo sentivo di avere una marcia in più per questo". Mignani lo ha testato alle spalle degli attaccanti, Sibilli spiega di nascere calcisticamente "come esterno ma ho sempre fatto tutto, non ho una posizione che preferisco. Da piccolo mi piaceva Hamsik, ora De Bruyne ma di lui ho poco. Negli anni ho cambiato ruolo anche per le esperienze maturate nelle squadre in cui ho giocato, nessuno mi hai mai regalato nulla in carriera".
Un manifesto che Sibilli ha già esposto a Bari, nuova tappa di una carriera che lo ha visto in campo con Siracusa, Sicula Leonzio, Albinoleffe e Pisa. Sabato a Cremona toccherà a lui guidare un attacco che ha perso per infortunio Menez e non avrà Diaw. "Dobbiamo metterci a disposizione dell'allenatore anche per un eventuale cambio di modulo - spiega - Giochiamo contro una squadra forte. Ho visto 20 minuti della gara con il Catanzaro e hanno fatto fatica. Abbiamo degli infortunati e due squalifiche, Maita e Di Cesare, che per noi pesano». Il Bari cerca il primo gol ufficiale in stagione, situazione anomala per quello che l'anno scorso è stato il secondo attacco della B: "Sono molto scaramantico - dice Sibilli sul tema - non dico quanti voglio farne. Andare oltre il mio record di cinque con Albinoleffe e Pisa? Certo, voglio andare molto oltre".
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