Bari, sei in finale! La mano di Mignani regala la vittoria ai 52.000 baresi “Benedetti”
Dopo l’espulsione di Ricci al 45’, tra gli spalti del San Nicola qualcuno lo ha mugugnato: “Solo un miracolo può salvarci”. Piuttosto che chiamarlo così, però, quella che è arrivata sul campo dello stadio del capoluogo pugliese si potrebbe definire una vera e propria benedizione. Mignani il fautore, ma il protagonista è un altro. Nomen omen, verrebbe da dire. Perché se il Bari è in finale playoff, dopo la vittoria per 1-0 col Sudtirol, lo deve a qualcuno che sembra mandato dal cielo, più che dalla panchina. Leonardo di nome, il cognome è Benedetti: un po’ come si sentono i 52.621 baresi presenti al San Nicola.
Bari, la sera dei miracoli e dei 52.000 tifosi Benedetti
A essere sinceri, si potrebbe dire che il Bari non sia mai stato in inferiorità numerica contro il Sudtirol, nonostante il taccuino dell’arbitro Sozza dica altro dopo il cartellino rosso assegnato a Ricci al termine del primo tempo. Perché i più di 52.000 tifosi biancorossi presenti allo stadio, oltre a far registrare il record storico del club in Serie B, questa partita l’hanno giocata per davvero. Probabilmente telecomandati da quelle che sono state le parole del ds Ciro Polito nella conferenza risalente a più di due settimane fa: “Quando l’arbitro entrerà in campo, non dovrà neanche riuscire a mettere bocca al fischietto per quanto tremerà lo stadio”.
Et factum est ita. Fin dall’ingresso in campo del Sudtirol per il riscaldamento, la carica vibrante del San Nicola sembrava aver fatto registrare un magnitudo nei pressi dello stadio. E da lì il Bari ha tratto tutte le energie necessarie per ribaltare la sconfitta per 1-0 dell’andata, forte della possibilità di sfruttare il vantaggio acquisito in regular season, potendosi fermare a un’altra vittoria di misura. Specchio riflesso sulla squadra di Bisoli, costretto a dire addio al proseguimento della sua favola, alla prima partecipazione in Serie B del Sudtirol.
E se il risultato sembrava in realtà essersi bloccato soprattutto nel secondo tempo, nonostante un dominio assoluto dei biancorossi sul piano dell’intensità e del gioco, è stato quel miracolo chiamato dai tifosi a sbloccare la gara. In poco più di un minuto ha cambiato tutto il trio mandato in campo da Mignani al 68’, ai primi palloni toccati, quasi consacrati. Al limite tra sacro e profano, la si potrebbe definire una sorta di trinità. Progressione e cross di Botta, sponda di Folorunsho e il gol - o anche la grazia - di Benedetti.
La triplice mossa dell’allenatore biancorosso è stata decisiva e porterà adesso il Bari a giocarsi la finale dei playoff di Serie B contro la squadra vincitrice tra Parma e Cagliari. E anche se i baresi non potranno sempre fare affidamento su eventi quasi trascendentali, per questa volta possono godersi la magia. Lucio Dalla la chiamerebbe la “sera dei miracoli”, Michele Mignani può definirla “la notte dei… Benedetti”.