Bari spinto da 1500 tifosi a Venezia, Mignani: "Primo posto oggi conta poco. Javorcic? Nessuna sete di rivincita"
Per la prima volta il Bari si presenta al turno di campionato in vetta alla classifica: un traguardo temporaneo, condiviso con Brescia e Reggina, che accompagna il gruppo di Michele Mignani alla trasferta di sabato al Penzo contro il Venezia. "Siamo solo all’inizio - assicura nel prepartita l'allenatore biancorosso - mancano tante partite. Sono difficili le fughe all’inizio. Nella gara di domani la mentalità deve essere la stessa. Se si pensa a pareggiare perdi. Noi lavoriamo sulla mentalità, la impostiamo sempre così".
Bari, a Venezia Mignani ritrova Javorcic: "L'anno scorso ha fatto un'impresa"
Di fronte Mignani avrà l'ultimo allenatore che ha battuto il Bari, Ivan Javorcic. Occorre riavvolgere il nastro al 30 aprile 2022, 1-2 al San Nicola tra i biancorossi e il Sudtirol. Da quel giorno, su 10 gare ufficiali, Bari vittorioso 6 volte con 4 pareggi. "Nessuna rivincita - assicura - è un allenatore che apprezzo, ha fatto un’impresa nella squadra che allenava l’anno scorso. Viste le ultime prestazioni del Venezia, la squadra è in crescita. I quattro gol segnati al Cagliari lo dimostrano. L'anno scorso erano in Serie A, per me per organico valgono Cagliari e Genoa. Per me la partita di Venezia vale come quella del Parma. La gara sulla carta è proibitiva ma noi abbiamo entusiasmo".
"Entusiasmo un pericolo? No, lo preferisco all'euforia"
Entusiasmo. Quello che a Bari ha portato quasi 80mila spettatori allo stadio nelle prime tre partite casalinghe giocate nel campionato di B, dove Di Cesare e compagni non hanno mai perso. "Se può essere un pericolo? Non vorrei che lo diventasse - ammette Mignani - mi piace parlare di entusiasmo e non di euforia. Bisogna sempre migliorarsi e ribadisco che non guardo la classifica". Alimentata dall'immediato adattamento di una squadra allestita a suon di conferme e innesti mirati al campionato di B: "Credo che quello che avete visto nella fase offensiva sia simile alle mie richieste dell’anno scorso - precisa l'allenatore - la differenza grossa è lo spazio che troviamo mentre l’anno scorso tutti ci mettevano il massimo contro di noi e spesso si difendevano. Siamo sempre il Bari, ma ora affrontiamo squadre, come la prossima, che vengono dalla A e che vogliono mettersi in mostra e dimostrare la loro forza".
"Dorval titolare un'ipotesi. Bellomo o Botta? Non ho ancora deciso"
Capitolo formazione. Mignani non si sbilancia sulla possibilità di confermare Dorval dal 1' nonostante il rientro di Pucino dopo il turno di squalifica: "Ha dimostrato che può starci nel gruppo, io lo sapevo e sabato scorso lo ha dimostrato anche a voi e al pubblico. In questo momento ognuno meriterebbe di giocare". Un pensiero valido anche per il dualismo Bellomo-Botta: "Le partite sono lunghe, a Venezia sarà una partita adatta a tutti e due. Vedo entrambe le soluzioni percorribili". Non si scompone nemmeno quando gli ricordano che potrebbe perdere Cheddira, giocatore più prolifico del calcio italiano in questo avvio di stagione con 12 gol, a causa del Mondiale: "Credo che di settimana in settimana farò le stesse valutazioni. Il problema lo affronteremo quando si presenterà".
Mignani come Conte e Materazzi. "Noi sconfitti all'ottava e poi in A? Accetterei se avessi certezza del finale"
In Laguna sabato sarà esodo biancorosso, con quasi 1500 tifosi in arrivo da Bari. Curiosità: il Bari di Mignani corre quanto quello di Conte nella stagione 2008/09 e di Materazzi nell'annata 1993/94. Entrambe arrivarono imbattute alla settima giornata e persero all'ottava, salvo essere promossi. Domani a Venezia si gioca proprio l'ottavo turno di campionato, così Mignani strizza l'occhio anche alla cabala: "Se accetterei una sconfitta domani? Se avessimo la certezza che l’esito finale fosse quello, sì - sorride - vorrei che la gente percepisse quello che percepiamo noi: questo è un campionato tremendo, dove puoi vincere e perdere con tutti. Bisogna mantenere altissima la concentrazione".
LUCA GUERRA