Bari, la notte di Simeri: a cresta alta in finale
Centoventinove minuti, tre reti, un'espulsione, diversi allontanamenti dalla panchina, un grande protagonista: Simone Simeri. Il Bari vola in finale playoff, lo fa grazie al 2-1 contro la Carrarese. Partita tesa, più di quantità che di qualità, come succede con i grandi traguardi in palio. La serata piovosa del San Nicola è iniziata con la traversa scossa dal toscano Tedeschi e un Bari colpito nell'orgoglio. Al 19' del primo tempo Di Cesare ha però preso l'ascensore, salendo più in alto di tutti sul corner di Schiavone e battendo Forte. Lì ha avuto il via un'altra partita, con la squadra di Silvio Baldini a cercare spazi in corsia e il Bari a cercare spazi in cui ripartire. Missione quasi debellata dal palo di Calderini all'inizio del secondo tempo, vanificata al 46' del secondo tempo da Piscopo, bravo a raccogliere l'invito di Caccavallo e battere Frattali con un destro al volo. Supplementari, gambe che tremano e muscoli da far rivivere.
Due partite in una, anzi tre: la terza inizia nei supplementari e vede Simone Simeri in copertina. Il numero 9, sacrificato nell'11 di partenza perché diffidato per far posto a Costantino ed entrato in campo a metà secondo tempo, ha la chance per il sorpasso su errore di Agyei ma a pochi passi da Forte colpisce sul portiere avversario. Errore che abbatterebbe tanti, non il centravanti campano. Che al 119', recupero escluso, si rifà con gli interessi: Costa mette il turbo a sinistra, entra in area e assiste Simeri. Rigore in movimento, palla da una parte e Forte dall'altra.
Il San Nicola è riservato agli addetti ai lavori, ma in Strada Torrebella arrivano le urla dei tifosi in città, radunati tra case, pub e pizzerie: è l'urlo di Bari, è l'urlo di Simeri, figlio adottivo di Bari. Che l'ha accolto nell'estate 2018 come il centravanti che doveva spingerlo via dalla D, lo ha apprezzato a suon di gol (24 in due stagioni) e assist (ben 20). Ma i gol decisivi fanno parte del sangue di Simone: il 18 aprile 2019 c'era stato il suo destro a spingere in rete il rigore promozione a Troina, nel cuore della Sicilia. Sempre alzando la cresta, come il suo idolo Belotti, e portando il Galletto in finale. Ultimo atto al quale il Bari di Vivarini arriva dopo 27 risultati utili di fila tra campionato e playoff. L'ultima sconfitta è del 25 settembre 2019 a Francavilla, contro la Virtus. Allora finiva l'era Cornacchini in panchina, allora Simeri era in tribuna per scelta tecnica e senza aver mai segnato nelle prime cinque giornate di campionato. Tutta un'altra storia. La riscrive Simone, l'uomo a cresta alta. Che ora punta a una maglia da titolare il 22 a Reggio Emilia.
Di Luca Guerra
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