L'addio di Messi: "Non sono pronto a questo. Psg? È una possibilità"
Le lacrime hanno sancito la fine della storia d'amore tra Leo Messi e il Barcellona. La fine di un'era, lunga ventuno anni e accompagna da 35 trofei, 778 partite e 672 gol. Momenti che sono passati nella testa dell'argentino che ha iniziato in lacrime la conferenza stampa d'addio al Camp Nou: "Non ero pronto a questo - esordisce Messi - Sono arrivato a 13 anni, adesso vado via con una moglie e tre figli catalano/argentini. Torneremo perché questa è casa nostra".
"Questo club è sempre stato buono con me - aggiunge l'argentino - Ho vissuto qui tantissime cose. Sono successe tantissime cose belle. Mi hanno fatto crescere, migliorare, diventare la persona che sono oggi. Ho dato tutto per questa maglia, fin dal primo giorno. Sono grato per tutto l'affetto della gente. Non avevo mai immaginato questo addio. Avrei voluto fare un addio nel campo, per un'ultima ovazione. Mi sono mancati durante la pandemia. Mi immaginavo di andare via con lo stadio pieno. Ho sempre sentito l'amore di tutti. Ho dato tutto perché questo club potesse diventare il migliore del mondo. Semplicemente grazie a tutti per questi anni che abbiamo passato insieme".
Sul rinnovo: "Era tutto fatto, ma non è stato possibile"
Il dibattito principale riguarda il rinnovo sfumato. Tutto era stato definito, ma come spiega lo stesso Messi non è stato possibile per i limite imposti dalla Liga: "Io volevo rimanere, tutti lo volevano, ma non abbiamo potuto per i limiti della Liga - spiega la pulce - Con Laporta abbiamo parlato dopo le elezioni. Abbiamo cenato insieme, ero sicuro dopo quella cena che sarei rimasto qui. Poi è successo quel che è successo. Avevo ridotto il mio stipendio del 50%, ma non era sufficiente. Abbiamo fatto tutto il possibile, ma non è stato sufficiente. Io sono sempre stato chiaro con tutti, trasparente. Non mi sono mai sentito ingannato da nessuno".
"Psg? È una possibilità, ma non ho accordi con nessuno"
"Dopo 16 anni dovrò ricominciare da zero". Una nuova vita per Messi che, con ogni probabilità, ripartirà dal Psg: "È una possibilità, ma al momento non ho accordi con nessuno - ammette - Diversi club sono interessati, ma al momento nulla è chiuso. Voglio continuare a competere ad alti livelli per vincere tutto. Dani Alves ha vinto l'oro olimpico perché ha voluto continuare a giocare in campionati competitivi. Tutti sanno che io sono fatto così, è abbastanza scontato che io vada in un club che possa competere ad alti livelli. Questa è la mia intenzione e la mia volontà".
Proprio sul Psg e la foto fatta con i giocatori parigini a Ibiza, Messi spiega: "Ho incontrato Di Maria e Paredes dopo la Copa America a Ibiza. Si sono uniti anche altri, sono tutti amici. Poi abbiamo soltanto fatto una foto, quella di un momento che stavamo condividendo. E' stata una casualità. Fa rumore, ma non c'è nulla di strano. Non era nulla di più di una foto tra amici".
"È il momento più difficile della mia carriera"
"Ho avuto momenti molto difficili, molte sconfitte per le quali ho avuto modo di riscatto, ma per questa no. È il momento più difficile della mia carriera". Sempre con la voce rotta dalle lacrime il numero 10 ha salutato infine il Barcellona con un augurio: "Il Barça è tra le squadre più grandi del mondo. La cosa più importante, come ha detto Laporta, è che il club sia superiore a tutto e a tutti. I tifosi si abitueranno alla mia assenza. All'inizio sarà strano e difficile, ma qui ci sono degli ottimi giocatori e le cose andranno bene".