Balde e non solo: le clausole da capogiro del Barcellona

alejandro-balde-getty-gpo

Chiamateli “Mister miliardo”. Alejandro Balde è solo uno degli ultimi talenti cresciuti a La Masia e divenuti protagonisti al Barcellona. Il terzino sinistro, già definito il nuovo Jordi Alba in Spagna, ha prolungato il proprio contratto con il club blaugrana sino al 2028. Nel nuovo accordo, fa notizia la clausola rescissoria fissata: un miliardo di euro. Una sorta di firma a vita per il talento diciannovenne, già protagonista da diverse stagioni con la squadra di Xavi

 

Il rinnovo di Balde con il Barcellona rappresenta un indizio. Un segnale del nuovo corso inaugurato da Joan Laporta, nell’ottica di un risanamento finanziario che non deve pregiudicare la competitività della squadra. Il terzino sinistro è oramai titolare fisso dei catalani. E non solo. Cinquantasei presenze con il Barcellona e sei partite con la nazionale spagnola.

Le altre clausole del Barcellona

Balde, ma non solo. Sì, perché in organico il Barcellona ha già altri otto calciatori con una clausola del valore di un miliardo di euro. Ansu Fati, Araujo, Raphinha, Koundé, Gavi, Pedri e Ferran Torres sono gli altri blaugrana legati al club spagnolo dalla cifra monstre con tanti, troppi zeri.

 

A questi, si è aggiunto in estate anche Noah Darwich. Acquistato dal Friburgo per 2,5 milioni di euro, il trequartista è il più giovane calciatore a firmare un contratto con clausola da un miliardo. Diciassette anni tra qualche giorno, Darwich è considerato dalla società uno dei tanti talenti del futuro del Barcellona. 

 

Un miliardo di euro. Una cifra monstre, il valore più alto presente tra le clausole di rescissione nel panorama internazionale. Il Barcellona ha da sempre un occhio di riguardo verso i talenti cresciuti a La Masia. La clausola rescissoria è un elemento obbligatorio tra i contratti stipulati per i club spagnoli. L’obiettivo della società è quello di consolidare il futuro in blaugrana dei giovani più promettenti, attraverso anche l’utilizzo di cifre sproporzionate e (quasi) impossibili da pagare.

A cura di Giuseppe Vitolo

Google Privacy