Baggio: "Lautaro straordinario, oggi è il simbolo dell'Inter"
Alla sesta edizione del Festival dello Sport di Trento è presente Roberto Baggio, che ha toccato diversi temi: dal rapporto con Mazzone all'ammirazione per van Basten, passando per le parole al miele su Lautaro Martinez.
Le parole di Baggio al Festival dello Sport
L'ex attaccante si è espresso in merito al suo rapporto con Carlo Mazzone, che lo ha allenato al Brescia fra il 2000 e il 2003: "Era una persona pulita e onesta. La sua spontaneità e purezza ha fatto la differenza, è stato adorato da tutti i calciatori proprio perché incarnava dei valori da padre. Non potevi non volergli bene".
Baggio ha poi manifestato tutta la sua stima per Marco van Basten, suo coetaneo e collega negli anni Novanta: "Van Basten rappresentava la vera bellezza, i suoi movimenti erano incredibili. Quando giocavo nella Juventus, andai a vederlo dal vivo in un Torino-Milan di Coppa Italia per capire come si muovesse dal vivo. Tornai a casa pensando: 'Ho visto tutto'".
Dopodiché l'ex attaccante si è soffermato sul suo rapporto con il calcio e gli insegnamenti che gli sono rimasti: "Il calcio mi ha lasciato tantissime cose belle. Mi ha insegnato che nella vita non bisogna mai mollare. Le sofferenze e le sconfitte che incontriamo, se le sappiamo cogliere, diventano un trampolino. A 18 anni non lo capivo, poi con il tempo ho appreso".
Infine un elogio a Lautaro Martinez, attaccante e capitano dell'Inter che sta trascinando i nerazzurri a suon di gol: "È un giocatore straordinario. L'avevo già visto giocare in Argentina nel Racing. A 18 anni segnava 3 gol in Libertadores e venne lasciato a casa al Mondiale. Disse in campo che era comunque felice di quello che aveva fatto e avrebbe avuto il tempo per andarci. Chapeau. Oggi è il simbolo dell'Inter: oltre a fare gol, lui è su ogni palla".