Baby Padova con Clemenza e Vogliacco: dagli allenamenti con CR7 ai consigli del “suocero” Mihajlovic
Padova beata tra i giovani. E gli ultimi due talentini in ordine di mercato arrivano direttamente dalla Juventus: Luca Clemenza e Alessandro Vogliacco. Facce pulite, piedi buoni e tanta voglia di levarsi di dosso l’etichetta di ‘promessa’. Obiettivo: consacrarsi. Luca ha vissuto un’estate da sogno, tra l’euro-gol in ICC contro il Benfica e gli allenamenti con Cristiano Ronaldo.
Quante emozioni, ma una per volta. “Dopo quella rete lì - spiega Luca - non ci ho più capito nulla. Non mi rendevo conto di averlo fatto sul serio”. Tutto vero. Come il condividere lo spogliatoio per qualche settimana con l’asso portoghese di Madeira. “Sono riuscito solo a chiedergli una foto, nient’altro! Non ho proferito parola dall’emozione. Pazzesco. Il giocatore più forte al mondo che ho sempre e solo visto in tv era lì vicino a me? E’ successo!”.
Una foto gliel’ha chiesta anche Alessandro, difensore di 19 anni alla sua prima esperienza lontano dalla ‘casa Juventus', che ha scelto Padova su consiglio di… Sinisa Mihajlovic. "E’ il papà della mia ragazza". Virginia. “Vado d’accordo con il ‘mister’ - si, lo chiama esattamente mister anche in famiglia - e mi fido ciecamente di lui. Quando ha saputo di Padova mi ha detto ‘vai vai da Bisoli che è l’allenatore giusto per te’ così non ho esitato un secondo”.
Alessandro si allena anche con Sinisa - “sveglia ore 7 e 12 km di corsa” riporta un post sui social - ma il suo idolo, in campo, è Bonucci. “Fuori dal campo invece vorrei essere come Chiellini, che è sempre positivo e pronto ad aiutare tutti”. Luca invece ‘vota’ Andrea Pirlo: “Sei stato e sarai per me un maestro da seguire” scrisse su Instagram postando la 21 dei NYCFC con tanto di dedica ‘A Luca con amicizia’.
Ricordi bianconeri. Su Clemenza c’era anche il Palermo, che lo ha inseguito fino all’ultimo secondo, ma alla fine ha prevalso la volontà del ragazzo: "Il Palermo dava per scontato fossi già lì ma io volevo venire a Padova. Alla fine ho ottenuto quello che volevo". Convinto anche dal direttore generale Giorgio Zamuner, fondamentale nel chiedere entrambe le operazioni. Per un Padova formato baby ma con tanta fame di salvezza.