Da Icardi a Cavani, da Cunha a Tonali, Ausilio: "Ecco il nostro mercato"
Il calciomercato è fatto di valutazioni, analisi. Anche previsioni. Sarà “instabile”, dice Piero Ausilio, intervistato a Il calciomercato che verrà su Sky Sport (la puntata andrà in replica alle 17.30 e alle 21.00). Si parte della fine, per arrivare all’inizio. O meglio, per ricominciare: “Per fortuna la squadra ha ripreso a lavorare” dice, “e riusciamo a dare normalità alle giornate. Il nostro lavoro in queste settimane è stato fatto di tante telefonate, chat, ma soprattutto chiacchiere”. Di mercato, si intende.
Icardi, Perisic e Nainggolan
“È difficile portare avanti le negoziazioni, per andare oltre a quello che è un semplice contatto. Ho la sensazione che nessuno voglia partire per primo, infatti siamo tutti in attesa”. Ma intanto, qualcosa si fa: “Per i prestiti stiamo parlando e abbiamo le idee chiare. Perisic? Il termine sarebbe scaduto, ma con il Bayern e l’agente abbiamo un ottimo rapporto: c’è un accordo tra noi secondo il quale ci siamo ripromessi che ne avremmo riparlato più avanti".
"Per Icardi (le linee guida sui prestiti, ndr) il discorso è più semplice: il riscatto scade il 31 maggio, domenica. Con Leonardo ci sentiamo, è un amico, lo conosco molto bene: è un lamentoso da sempre. Stiamo cercando di capire quale sia la situazione migliore: c’è una cifra, condizionata dal momento. Tutte le società sono state coinvolte, anche il Psg. Da qui a domenica vedremo”. E se le cose dovessero andare per le lunghe? Tornerà all’Inter? “Noi siamo amici, c’è disponibilità a parlare. Lui vuole restare: quando la scorsa estate ha firmato il contratto, aveva già dato la disponibilità a restare su più anni. È vero che la data scadrà domenica, ma anche in questo caso, ribadisco, ci sono i rapporti. Quello che vale per Perisic, vale anche per Mauro, e penso che lui abbia già parlato con i dirigenti del Psg”. E Nainggolan? “La premessa è semplice: il Cagliari non ha l’opzione, torna sicuramente da noi, dove avrà altri due anni di contratto. Poi insieme faremo le nostre valutazioni. Oggi è presto”.
Da Sanchez a Young: i prestiti “in uscita”
Nell’Inter ci sono i prestiti che stanno per terminare (Sanchez, Sensi, Biraghi, Moses e Young), e i giocatori in scadenza (Borja, Padeli e Berni). “Partiamo da un presupposto” continua Ausilio, “la nostra intenzione è quella di chiudere la stagione con loro. Tra poco cominceremo ad affrontare il discorso, ma intanto posso dire che abbiamo esercitato l’opzione per Young. I ragazzi vogliono restare? Noi puntiamo a tenere tutti, Sanchez incluso. Aveva fatto molto bene prima dell’infortunio, penso alle partite con Barcellona e Sampdoria: mi ha ricordato quello delle migliori stagioni a Udine e con l’Arsenal. Poi ha avuto sfortuna, ma può tramutarsi in un’occasione per lui, questa sosta forzata, per mostrare il suo valore”.
Lautaro, Cavani e Mertens
Su Lautaro Ausilio si è già sbilanciato, avvertendo il Barcellona: “È cresciuto e può crescere ancora molto, ha trovato in Conte un allenatore che lo ha valorizzato anche di più, in un sistema di gioco e con un partner di reparto adeguato. Noi non abbiamo parlato con il suo entourage: è un argomento che non vogliamo affrontare”. Anche per questo, perdono di consistenza le voci su Cavani: “L’Inter è sempre attenta ai parametri zero: ci siamo rafforzati in passato con giocatori molto importanti come De Vrij, Godin o Asamoah. Offre opportunità da valutare sempre e Cavani sicuramente la è. Ma dire che ci abbiamo pensato seriamente, oggi, è una bugia. Abbiamo un reparto già molto forte: Lukaku e Lautaro, senza dimenticarci proprio Sanchez, che molti considerano già fuori ma su cui noi contiamo parecchio. Poi c’è Esposito, valuteremo con lui se sia il caso di fare esperienza fuori: quindi tuttalpiù cerchiamo un quarto attaccante. E Cavani non è ciò che abbiamo in mente”.
Nemmeno Mertens. Non più, almeno. “Con Giuntoli abbiamo un ottimo rapporto, e Marotta ha chiamato De Laurentiis. Un contatto c’è stato, e molto recente. Era a scadenza, ma ci era già stato detto che la priorità andava al Napoli. Non capisco tutto l’interesse mediatico che si è verificato dopo, sull’Inter”. A zero potrebbe arrivare invece Viagiannidis, giovanissimo esterno del Panathinaikos: “Ci stiamo lavorando, stiamo attenti ai giovani. Siamo in trattativa: il club è stato già informato. Se arriverà verrà messo a disposizione di Conte per qualche allenamento,e poi valuteremo il percorso migliore per lui”.
Cunha sì. Werner no. Vidal forse. E su Tonali...
Arriva una conferma: “Cunha? Sì, lo conosciamo. E in Bundes sta dimostrando quel talento che avevamo già visto qualche tempo fa. Lo seguiremo”. A differenza di Werner e (forse) Vidal: “Sul primo sono sincero. Ci è sempre piaciuto, e lo dico anche per risaltare il lavoro dell’area scouting. Ma non arriverà: conosco i motivi, sono vari. Non è mai iniziata una trattativa, l’anno prossimo sicuramente non sarà dell’Inter. Per quanto riguarda Vidal, invece, dico che non mi sento di fare considerazioni definitive su nessuno: nemmeno su di lui che ha un valore su cui non si può discutere. Abbiamo un parco di centrocampisti molto forte, tra l’altro”. Poi, una strizzatina d’occhio a Tonali (le ultime): “Se ha le qualità per essere da Inter? Sì, le ha tutte. Ma gliene manca una: quella economica per essere acquistato. Avrebbe tutti i parametri per essere dell’Inter, forse mancano quelli del Brescia e di Cellino...”. Scherza.
Centrocampo e crescita
Quello di Tonali sarebbe un arrivo importante per il centrocampo di Conte. E in linea con quanto fatto finora. “Noi pensiamo a crescere, anche con Eriksen. È arrivato a gennaio, deve avere tempo come tutti: non è tattica, ma vita. La famiglia è lontana, la lingua nuova, come il sistema di gioco e il campionato. Pensiamo a Platini e Zidane, per dirne due: quanto tempo hanno impiegato per dimostrare il loro immenso talento. Barella? Siamo attenti all’anima italiana, dà senso di appartenenza, può aiutare”. L’idea dell’Inter è chiara: “In questa stagione abbiamo fatto molto bene: nei primi sei mesi anche oltre le migliori aspettative. Partivamo da zero, dalla prossima stagione potremo contare su un anno di lavoro con Conte, che ha fatto un grandissimo lavoro. Antonio è tra i migliori al mondo, e possiamo dire di aver sempre lavorato in totale sintonia”. Prendendo le prime scelte: “A volte non riesci, ma siamo stati bravi e fortunati ad arrivare alle prime opzioni”.
Un mix di giovani ed esperti: “A volte le valutazioni dei giovani sono altissime, e magari spendi la stessa cifra per qualcuno già più maturo. Noi puntiamo anche molto sul nostro vivaio, facendo crescere i nostri giovani che sono molto forti. Poi, nel caso, vediamo le opportunità. Con Suning abbiamo avuto una grande crescita negli ultimi 5 anni: è normale, ce lo aspettavamo. È un lavoro partito da lontano, di cui stiamo cogliendo i frutti ora: ma per noi è un punto di partenza, abbiamo solo iniziato. Dobbiamo continuare a investire”.
Come? Quanto? In chiusura, Ausilio commenta: “Non ho ancora capito come sarà questo mercato. Ho visto che nessuno vuole fare il primo passo: c’è preoccupazione. I prezzi sono rimasti quelli, non ci sono ribassi. La diminuzione arriverà in tempi lunghi: a oggi nessuno si sbilancia, nei chiacchericci di mercato che abbiamo avuto per sondare la situazione, abbiamo visto che nessuno ha calato le pretese. Anzi, clamorosamente, in alcuni casi sono pure aumentati”. Mercato “instabile”, quindi. “I fuochi d’artificio? A settembre, non prima”.
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