Suarez: "Koeman? C'era rispetto reciproco. Ora voglio aiutare l'Atleti"

Quattro gol in otto partite con la maglia dell’Atlético Madrid tra campionato e Champions. Dopo l’addio al Barcellona, Luis Suarez ha ancora voglia di vincere ed essere protagonista. “Sono numeri che aiutano la squadra ad avere la possibilità di stare al vertice, con l'illusione di raggiungere l'obiettivo finale e realizzare cose importanti. Se sarà con i gol saranno i benvenuti, perché l'attaccante vive per quelli, ma non me lo pongo come obiettivo. Il mio obiettivo è aiutare la squadra, sia con gol, assist o superando momenti negativi che passano per gli attaccanti, ma speriamo che quest'anno non sia così”. Così l’uruguaiano ai microfoni di AS.

L’addio ai blaugrana è avvenuto con una telefonata ricevuta da Koeman. “Il nostro rapporto è stato di professionalità. Quando me lo ha comunicato gli ho risposto che fino a quando non si fosse trovata una soluzione avevo il diritto di continuare ad allenarmi nel club. Ho trascorso tre settimane ad allenarmi con la totale professionalità che mi appartiene, senza cercare scuse. Mi hanno mandato ad allenare da solo e l’ho fatto, lui lo capiva perché conosceva la mia situazione. Poi mi ha detto che se non avessimo trovato una soluzione sarei stato parte del gruppo, ma volevo trovare la mia strada e per fortuna l'ho trovata. C’era rispetto reciproco: io nei suoi confronti per la decisione che aveva preso da allenatore e lui nei miei confronti per aver essermi comportato da professionista, per continuare ad allenarmi e senza disturbare o fare alcuna lamentela sulla situazione che stavo vivendo”.

Dopo la sosta per le nazionali, Lucho affronterà la sua ex squadra al Wanda Metropolitano. “Se dovessi segnare non esulterei, per rispetto dei miei compagni e di una società che mi ha dato tanto. Ovviamente è una partita speciale, perché affronterò tanti amici. Ma difenderò fino alla morte la maglia dell'Atlético perché ho difeso tutte le maglie delle squadre in cui ho giocato. Mi sto divertendo molto e non vedo l'ora di continuare a mostrare che tipo di giocatore sono in tutto il mondo”.

 

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