L'Atalanta e un mercato da Scudetto: il primo posto non è una sorpresa
Non chiamatela sorpresa, perché l'Atalanta non lo è più da un bel po' di tempo. I nerazzurri rappresentano ormai una bellissima realtà, e se la vittoria dell'Europa League non fosse bastato a dimostrarlo, basta dare uno sguardo alla classifica di Serie A. In attesa di Napoli-Lazio, la squadra di Gasperini si è portata al 1° posto in classifica battendo il Milan, e adesso sogna in grande. Se di sogno si può parlare, perché il mercato portato avanti dalla dirigenza in estate faceva già presagire a qualcosa di davvero importante.
Un mercato da Scudetto
Negli ultimi anni la strategia di mercato dell'Atalanta è cambiata: in passato venivano acquistati giovani con uno status medio-basso con l'obiettivo di valorizzarli e monetizzare con la loro eventuale cessione; ora, invece, la dirigenza nerazzurra non solo riesce a investire tanto, ma spesso è anche capace di mantenere in rosa tutti i big.
Basti pensare che quest'anno la Dea è sul podio delle squadre italiane che hanno speso di più per il mercato estivo, dietro solamente a Juventus - che ha speso 171 milioni complessivi - e Napoli (150). I Percassi e D'Amico hanno investito 132 milioni di euro, una cifra che fino a pochi anni fa era più che utopica, non aggravando troppo sul bilancio grazie ai più di 100 milioni di euro ricavati dalle cessioni.
Retegui, Samardzic, De Ketelaere, Bellanova, Kossounou e chi più ne ha più ne metta: giocatori pagati il giusto, che stanno esplodendo con Gasperini. L'Europa League le ha dato consapevolezza, il mercato l'ha messa al livello delle big e l'inizio di stagione la sta consacrando: e allora non consideriamo più l'Atalanta una sorpresa, ma una fantastica realtà.
Gli investimenti dell'Atalanta
- Charles De Ketelaere - Riscatto a 22 milioni;
- Mateo Retegui - 22 milioni più 3 di bonus;
- Raoul Bellanova - 25 milioni, bonus inclusi;
- Ben Godfrey - 12 milioni;
- Ibrahim Sulemana - 7,5 milioni;
- Nicolò Zaniolo - Prestito a 3,5 milioni;
- Odilon Kossounou - Prestito a 5 milioni;
- Marco Brescianini - Prestito a 2 milioni più obbligo di riscatto a 10 milioni;
- Lazar Samardzic - Obbligo di riscatto a 20 milioni.