La nuova Atalanta, senza Europa ma in vetta: rifondazione e primato

A pochi giorni dall'inizio del campionato, Gian Piero Gasperini aveva lanciato un messaggio con poco spazio alle interpretazioni. "Non è questa l'Atalanta che mi aspettavo". La Serie A 2022/2023 sarebbe iniziata soltanto quattro giorni più tardi, quelle parole erano a margine della presentazione della squadra al Gewiss Stadium. Una prova generale del campionato che non era finita nel migliore dei modi. "La società si è impegnata ma la sensazione è che si stia sbloccando tutto soltanto adesso...". Perplessità di mercato e un umore totalmente distante da quello attuale, con la squadra adesso in vetta alla classifica. Primi, aspettando il posticipo tra Milan e Napoli, con la rivelazione Udinese alle spalle. Senza Europa, dato di fatto che in un campionato anomalo e fittissimo 'rischia' di essere una (grande) preoccupazione in meno. Intesa come dispendio di energie, rischio di infortuni, stanchezza, trasferte extra. Tutto il pacchetto.

 

 

Atalanta prima in classifica: il mercato e la rifondazione estiva

Pessina, Ilicic, Freuler, Romero, Reca, Gollini, Miranchuk, Lovato. E non solo. La lista delle cessioni estive della Dea è lunga, lunghissima. Ma tradotto in valore economico? Il saldo con il segno '+' è di 80 milioni (fonte Transfermarkt). Nuovi acquisti? Sei (Boga, Ederson, Demiral, Hojlund, Lookman e Soppy). La rifondazione parte inevitabilmente da questo mercato, passa dalle qualità dei giocatori e dalle strategie di Gasperini e arriva sul tetto della classifica della Serie dopo queste prime 7 giornate di campionato. Mai nella sua storia l'Atalanta dopo questo numero di partite aveva ottenuto questo risultato e questi 17 punti. La migliore Dea di sempre. Che toglie la benda, guarda la classifica e preferisce non fare proclami. Solo godersi la vista dall'alto.

 

 

Gasperini e la sua Atalanta prima in classifica: "Squadra che vuole rinnovarsi. Che soddisfazione"

"I ragazzi hanno sempre dimostrato grande applicazione. Era una partita difficile ma l'abbiamo tenuta bene. Nel secondo tempo abbiamo rischiato meno, nel finale abbiamo avuto più spazi da sfruttare. Per noi questi tre punti sono di grande fiducia. Possiamo ancora migliorarci. Queste partite le vinci sempre così, di 'corto muso' - ha spiegato nel post gara a DAZN -. Sono partite sempre equilibrate. Abbiamo bisogno di alzare la nostra qualità tecnica. Abbiamo tante facce e proviamo a scegliere quella giusta ogni volta. E' sempre stata una nostra caratteristica, con giocatori più offensivi perdevamo più palloni e facevamo fatica. Ora le partite si giocano nei 90 minuti con 5 sostituzioni e questo diventa un'arma, per me non è la migliore nel calcio ma la utilizziamo. Nel finale ci sono stati spazi che potevamo cercare di chiudere". 

 

 

Spazio poi alla metafora ciclistica: "La 'maglia rosa' dà grande soddisfazione. Non vinceremo il Giro ma portarla il più a lungo il possibile è bello. Il merito è di tutti questi ragazzi. Abbiamo perso Ilicic, Freuler, Pessina... E' una squadra che cerca di rinnovarsi e con l'aiuto di chi è rimasto siamo partiti molto bene. Poi è chiaro che dobbiamo aspettare per fare proclami ma siamo molto soddisfatti così. Milan-Napoli? Si tifa per un pareggio!".

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