Malinovskyi, l'uomo della corsa Champions per l'Atalanta
L'Atalanta vince contro la Juventus, e la supera al terzo posto in classifica, grazie a una rete di Ruslan Malinovskyi. L'uomo che, con le sue prestazioni e il suo apporto offensivo nelle ultime partite, sta trascinando la squadra di Gasperini verso la terza qualificazione consecutiva alla Champions League.
I numeri da Champions in questa stagione di Malinovskyi
Corre e urla di gioia Malinovskyi dopo il gol vittoria a tre minuti dalla fine contro la Juventus. Una rete che lo porta a 5 assist e 2 gol nelle ultime quattro giornate di Serie A. Numeri da sommare alle 2 realizzazioni e ai 3 assist delle precedenti 25 giornate. Un bottino collezionato dal centrocampista ucraino, che ha permesso alla "sua" Atalanta di scavalcare proprio i bianconeri e imporsi, ancora una volta, come terza forza del campionato. Questa striscia è iniziata alla 25^ giornata con la rete contro il Verona, prima di quella di oggi contro gli uomini di Pirlo, ed è stata impreziosita da 2 passaggi vincenti in altrettante gare consecutive contro Udinese e Fiorentina. Tre partite giocate da titolare e una da subentrato. Ma per lui anche 15 minuti - come accaduto oggi - bastano per lasciare il segno. Prima di Malinovskyi, l'unico straniero a fornire almeno due assist in due partite di fila era stato un Pallone d'Oro come Luis Figo nel 2007 con la maglia dell'Inter. Numeri da capogiro, numeri da Champions League.
La storia di Malinovskyi e il nuovo ruolo
Sì, perchè se la squadra di Gian Piero Gasperini è al momento la favorita per la qualificazione alla prossima Champions insieme a Inter e Milan, lo deve anche e, soprattutto in queste ultime partite, proprio a Malinovskyi. Un ragazzo di 27 anni che da giovanissimo poteva già andare in Inghilterra o in Germania, ma che ha preferito aspettare. Lui che ha iniziato un percorso di crescita otto anni fa, quando ha lasciato l’U19 dello Shakhtar Donetsk, che allora giocava in terza divisione ucraina, per scalare le categorie: prima il Sevastopol, quindi lo Zorja in Prima Lega, con cui ha anche giocato per la prima volta in Europa League. Poi, il biglietto per il Belgio nel 2016. E dopo le belle stagioni al Genk, con cui ha collezionato 30 gol e 32 assist in 135 partite ufficiali, nel 2019 la chiamata dall'Italia: Roma, Sampdoria o Atalanta. Malinovskyi alla fine ha scelto Bergamo e Gasperini.
La prima stagione di Serie A in nerazzurro è stata una sorpresa un po' per tutti. Lui arrivato senza troppi squilli di tromba, nonostante a quel tempo fosse diventato il terzo acquisto più caro della storia del club. Ma forse non fu sorprendente proprio per Malinovskyi stesso, che già dalla prima amichevole estiva contro il Norwich aveva dimostrato le sue qualità. Schierato quasi sempre da trequartista, nella scorsa annata ha collezionato 8 gol e 5 assist in 34 partite di campionato, completandone tuttavia per intero solo tre di esse. Quest'anno invece, dopo le difficoltà del girone d'andata - complice anche lo stop per l'infezione da coronavirus- il nazionale ucraino ha iniziato a giocare meno a ridosso della porta, traendone notevoli benefici. Con il risultato che sono diminuiti i numeri delle realizzazioni, ma sono aumentati quelli dei passaggi vincenti per i compagni.
In particolare nelle ultime quattro gare di campionato, il suo ruolo è diventato quasi quello di ala destra. Una posizione in campo che ne esalta maggiormente tanto le doti atletiche, quanto quelle tecniche, grazie al suo sinistro potente ma allo stesso tempo raffinato. I già citati 5 assist e 2 gol, più di quelli messi insieme in tutte le precedenti 25 partite di questa stagione, ne sono la dimostrazione. Al termine della partita contro la Juventus, l'ex Genk l'ha detto: "È difficile quando entri a gara in corso perché i primi minuti devi andare subito forte. Per fortuna dopo sono stato bene e ho fatto gol”. Resta umile e con i piedi per terra Malinovskyi. Le sue ultime prestazioni restano comunque, come dice lui, una "fortuna" per sé stesso, ma soprattutto per l'Atalanta, che continua a sognare nella corsa alla prossima Champions League.
A cura di Tommaso Mangiapane