Atalanta, in 2000 a Clusone per il primo test stagionale

Clusone nerazzurra. Il Papu su ogni maglia, il ‘gelato all’Atalanta’ per divertire i bambini, i fiori color Dea. Gasperini prepara la Champions a Clusone, il paese di Antonio Percassi, quello in cui il patron è cresciuto sognando di diventare calciatore.

Poi l’infortunio, lo stop e la svolta: “Mi compro la Dea e la porto in Champions”. Una promessa mantenuta valorizzando i talenti e l’insieme, curando i dettagli e i ragazzi di Zingonia. Gasp se n’è portato qualcuno in ritiro: Cambiaghi, Kulusevski, Rossi, Ndiaye, Okoli, Colley. Hanno vinto il Campionato Primavera e si son meritati la convocazione, studiando da vicino i protagonisti dell’impresa Champions.

Il Comunale osserva l’Atalanta nel primo test contro la rappresentativa locale, con assenti Zapata e Mancini quest'ultimo ufficialmente in vacanza fino al 20 luglio.

Stadio pieno e spalti nerazzurri, pieni di maglie. Gomez, Muriel, Masiello, Zapata, ma il ’Papu’ si prende la scena. I bambini aspettano ore di fronte l’albergo per una foto, basta un movimento per farli scattare. Una porta che si apre, una voce dall’interno che illude i ragazzini e li ‘costringe’ a restare lì, anche se il Grand Hotel della Pressolana dista venti minuti dal paese. Pazienza, tanto guidano i papà.

E’ un ritiro per le famiglie. Anche se la testa dei tifosi è proiettata al sorteggio, sognano uno scherzetto al Bernabeu, la sfida a Leo e Pep Guardiola. Intanto abbracciano la squadra per il primo test, il cammino per la Champions passa da Clusone.

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