Astori, il ricordo di Ballardini: “Davide l’ho visto crescere, ogni giorno arrivava con il sorriso”
Il primo incontro quando Davide era ancora ragazzino, poi l’esperienza assieme a Cagliari. Ballardini ed Astori un pezzo di strada nel mondo del pallone l’hanno percorsa assieme, con l’allenatore rossoblu che oggi pomeriggio - ospite assieme a Marco Giampaolo alla presentazione del libro della “Presidenti” di Adam Smulevich, nel quale si raccontano le vicende degli ex massimi dirigenti di Casale (Raffaele Jaffe), Roma (Renato Sacerdote) e Napoli (Giorgio Ascarelli), vittime della persecuzione favorita dalla promulgazione delle leggi razziali in Italia (18 settembre 1938) - ha voluto ricordare così il capitano della Fiorentina improvvisamente scomparso domenica mattina. “Davide l’ho avuto quando ero responsabile del settore giovanile del Milan, lui veniva da Bergamo: venne ragazzino, fece il percorso di tutte le giovanili fino alla Primavera. - le prime parole dell’allenatore del Genoa - Non l’ho allenato in quel periodo ma l’ho visto crescere, poi l’ho allenato a Cagliari. Cosa dire, ogni giorno lui arrivava con un sorriso e secondo me questo vuol dire che ha vissuto ogni giorno della sua vita felice e contento, perché questo ragazzo è stato un esempio straordinario per il modo di vivere il quotidiano. Io sono padre e ora penso ai suoi genitori: se devo pensare a delle persone penso al papà, alla mamma, poi alla compagna e alla figlia. Il mio pensiero va al papà e alla mamma che hanno perso un figlio meraviglioso: devono essere molto orgogliosi di aver tirato su un figlio così".