Ascoli in C, il Presidente Neri: "Chiedo scusa a nome della società"

Una notte drammatica, quella vissuta in casa Ascoli. Nonostante la vittoria contro il Pisa, il verdetto dopo gli ultimi 90 minuti della Regular Season è stato il peggiore possibile per i bianconeri: retrocessione in Serie C.

La reazione dei tifosi

Un risultato accolto non bene - eufemismo - dai tifosi, che al triplice fischio si sono scatenati dentro e fuori il Del Duca. Bombe carta, fumogeni, lacrimogeni e non solo. Episodi che hanno fatto seguito anche ad altri intimidatori nei confronti del patron Pulcinelli avvenuti la notte precedente.

A tal proposito, al termine della sfida ha parlato in conferenza stampa il Presidente Neri, che ha espresso tutte le proprie scuse, ma non solo: "Non ho visto solidarietà nei confronti del proprietario dell’Ascoli, duramente attaccato con una macabra sceneggiata stanotte. Mi aspettavo da tutti voi solidarietà. La vittoria stasera non è stata sufficiente, rivolgo le scuse come società, unica responsabile di questa situazione, ai tifosi veri, la stragrande maggioranza di questa Regione. L’Ascoli ha 125 anni di storia, non sono stati sempre tranquilli, 16 di A, 27 di B ed altri di C. Passata la delusione, la Società, la squadra, il Club devono subito rialzarsi e combattere, restando uniti. Abbiamo tutte le carte in regola per riportare l’Ascoli ai livelli appropriati”.

Una situazione dunque tutt'altro che tranquilla in casa Ascoli, ma l'obiettivo della società è chiaro: ripartire sin da subito, tutti insieme.

 

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