“Mercenario”. “Ci vediamo in tribunale”. Scontro Pulcinelli-Ardemagni

Polemica fortissima tra Massimo Pulcinelli e Matteo Ardemagni. Attacco in diretta web e risposta su Instagram. Una recrudescenza degli scontri verbali di fine gennaio. Si erano tanti amati, fino al mercato invernale. Un anno e mezzo insieme, tra gioie e dolori in bianconero. Patron e capitano dell’Ascoli, fino a quattro mesi fa. Poi le incomprensioni sulle richieste di allungare il contratto che sarebbe scaduto nel 2021 e la cessione al Frosinone. Separazione burrascosa e versioni discordanti. Fretta fuori luogo e pretestuosa a detta di Pulcinelli, mancanza di fiducia secondo Ardemagni.

DICHIARAZIONE PULCINELLI NEL WEB SHOW

Oltre quattro mesi dopo, una dichiarazione del patron ascolano all’interno del web show “Gli avvocati del diavolo”  ha riacceso gli animi. “Ardemagni? È un ragazzo al quale mi ero molto affezionato, pensando che anche lui si fosse affezionato a me, all’ambiente e alla mia famiglia. Invece si è dimostrato un mercenario del calcio. Massimo rispetto per la sua decisione, è andato a prendere un anno in più di contratto”.

REPLICA INSTAGRAM DI ARDEMAGNI

La risposta social dell’attaccante è arrivata dopo 48 ore. Una promessa di azione legale e due storie Instagram in cui esprime dettaglatamente il suo pensiero: “In relazione alle pesanti dichiarazioni rilasciate, senza contraddittorio, dal Sig. Pulcinelli in data 2 giugno 2020 vorrei chiarire che oltre ad essere assolutamente infondate sono gravemente lesive della mia reputazione professionale e della sua immagine. (…) ci tengo a chiarire che ad Ascoli, come in tutta la mia carriera, ho dato tutto me stesso, arrivando anche a subire gravi infortuni per la troppa voglia di aiutare la squadra (…).

Quanto alle dichiarazioni lesive della mia immagine, nelle quali il Sig. Pulcinelli mi definisce “mercenario”, credo si commentino da sole (…) .Ci tengo solo a comunicare che ho già dato mandato al mio avvocato di fiducia Luigi Carvelli per iniziare un’azione legale di risarcimento danni e posso già dire che devolverò a qualche associazione benefica di Ascoli quanto mi verrà eventualmente riconosciuto in quanto per me i soldi non sono mai stati importanti rispetto ai rapporti e alle persone. Non posso accettare che dopo oltre 15 anni di carriera (…) il mio nome (…) venga accostato ad un termine gravemente infamante e lontano dalla mia persona”.

 

CONTROREPLICA PULCINELLI A GIANLUCADIMARZIO.COM

Raggiunto telefonicamente da noi, il patron dell’Ascoli non ha fatto passi indietro, inoltrando prima di tutto una foto del vocabolario alla voce “mercenario”. In essa si legge “di chi svolge un’attività al solo scopo di trarne un guadagno”. “Attendiamo il legale di Ardemagni”, il commento di Pulcinelli, che poi ha ribadito il suo pensiero: “I fatti sono evidenti a tutti: era il nostro capitano, ci ha lasciati per un contratto di un anno in più, pur andando in una squadra che per ora lo ha sempre lasciato in panchina”.

E oltre a confermare il suo punto di vista riguardo alla fretta del giocatore nel cercare in una remunerazione più sostanziosa, il patron si è lasciato andare a una chiusa amara: Mi sono dedicato personalmente alle sue cure quando ha avuto un incidente a Salerno (la rottura del gomito, ndr). Ho conosciuto un bel rapporto anche con i suoi genitori. Poi tutto svanisce… sono un sentimentale”.

Un amore finito nel peggiore dei modi. Ascoli e Frosinone non dovranno incontrarsi nel finale di stagione. Vedremo se ci sarà spazio per una ulteriore replica di Ardemagni – che siamo pronti a ospitare – o se davvero si andrà in tribunale. Come succede spesso quando le storie finiscono.

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