Laurienté, il giocatore del Lorient che segna come Oliver Hutton

Segna da quaranta metri su punizione e porta sulle spalle le speranze salvezza del Lorient. Si chiama Armand Laurienté e dopo lo splendido gol di domenica c’è già chi lo ha già paragonato a Juninho Pernambucano: “L’ho studiato per calciare così. Non è né collo, ne piatto: è una via di mezzo. Mi ci sono allenato tanto”, ha detto a fine partita. 22 anni, esterno offensivo, talento del Lorient. La scorsa stagione arrivò in prestito dal Rennes e si rese protagonista della promozione dei Merlus in Ligue 1. A giugno spinse per essere riscattato: “Non volevo più essere mandato in prestito”. Desiderio esaudito. 

 

COME ... CAPITAIN TSUBASA

Il gol su punizione è ormai un suo marchio di fabbrica. Ne ha segnati due in meno di un mese. Uno più bello dell’altro. Il primo, contro il Saint-Etienne il 28 febbraio, a togliere le classiche ragnatele all’incrocio dei pali. Il secondo domenica, da quaranta metri, a Nantes. Un posto speciale per lui: lì aveva vissuto la sua prima convocazione con i professionisti (ai tempi del Rennes). E dove adesso si è reso protagonista di un gol già candidato tra i migliori della stagione. Sui social ha scherzato con qualche fan che ha paragonato la sua prodezza a quelle improbabili di Capitain Tsubasa (il manga da cui è stato tratto il cartone animato “Holly e Benji”). Parabola alta, col pallone che scende all’ultimo momento disegnando una traiettoria difficile da seguire: “All’inizio credevo che la palla finisse in tribuna, lo ammetto”, ha detto. Poi invece scende a picco e finisce in rete.

Niente manga. Tutto vero stavolta. Battuto Lafont, il portiere del Nantes (di proprietà della Fiorentina) con cui condividerà l’Europeo Under 21. Sì perché la sfortuna ha tolto a Moussa Diaby (positivo al Covid) la possibilità di far parte del gruppo della Francia U21 di Sylvain Ripoll. Che al suo posto ha scelto il gioiello di Lorient. Laurienté tornerà a Clairefontaine (quartier generale della nazionale francese). Lì dove qualche anno fa divideva la camera da letto con un certo Kylian Mbappé (entrambi sono nati nel dicembre 1998), ai tempi dell’INF, l’accademia francese dove si fanno crescere i migliori prospetti del paese.

 “È un ragazzo umile, con la testa ben salda sulle spalle”, dice a gianlucadimarzio.com Roberto Meloni, agente del giocatore insieme a Johan Caurant, entrambi esperti di calcio francese e figure tramite con Francesco Totti. Prima di giocare a calcio, Laurienté aveva provato con il judo e col basket. Poi ha capito che il rettangolo verde con un pallone tra i piedi sarebbe stato il suo locus amoenus.

IL PROFILO

Tecnica, velocità e visione di gioco: ama partire sulla fascia destra e puntare l’avversario. Difficile da prendere quando cambia velocità. Intelligente nel dettare il passaggio negli spazi. Il compagno ideale per un centrocampista o un difensore con piedi vellutati e visione di gioco. Esterno d’attacco cinico sotto porta, così come altruista nell’aprire varchi per i propri compagni e spedirli in rete. L’anno scorso in Ligue 2 ha segnato 2 gol e offerto 5 assist. Quest’anno, nonostante il salto in Ligue 1, di gol ne ha segnati già 3 (di cui due su punizione) e di assist 3. Rampa di lancio. La salvezza del Lorient passa anche dalle sue giocate. E i consigli di uno come Totti non potranno che essere utili per perfezionarsi ancora. Dopo l’esordio in massima serie, adesso indosserà la maglia della nazionale francese per la prima volta, e difenderà i colori transalpini all’Europeo U21. Le prime volte non si dimenticano mai.

A 18 anni un infortunio al menisco ne aveva rallentato la crescita. Poi lo stop dovuto al Covid, a frenare di nuovo il suo percorso. In un’intervista rilasciata a Onze Mondial ha raccontato i suoi mesi difficili: “Sono stato positivo. Il campionato era fermo da mesi. Non è stato un bel periodo. Non avevo dolori o sintomi particolari, ma mi annoiavo. Passavo il tempo leggendo qualche manga”. Oggi segna proprio come Oliver Hutton, letto nei periodi bui, e fonte di ispirazione per tempi migliori. Dalle parti di Lorient è primavera anche per Laurienté. Un gioco di parole che in campo non poteva che funzionare alla grande.  

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