Argentina, scontro tra tifosi durante Gimnasia-Boca Juniors: un morto e dieci feriti

Scontri Gimnasia Boca Juniors

È finita in tragedia la sfida tra Gimnasia La Plata e Boca Juniors. La partita vedeva davanti due tra le squadre più in forma del campionato argentino, separate da soli cinque punti in classifica. È invece terminata dopo appena 9 minuti, sul punteggio di 0-0, per mancanza di sicurezza. 

Una folla di tifosi ha infatti provato ad entrare allo stadio quando le porte erano già chiuse. Una situazione che ha generato una violenta repressione della polizia che ha risposto con lacrimogeni e manganellate. Il conto delle vittime, per ora, si aggira sui dieci feriti e un morto: Cesar Gustavo Regueiro, 57enne, è infatti mancato per un collasso cardiorespiratorio durante il trasporto all'ospedale di San Martin. Anche i calciatori, a causa dei lacrimogeni, sono stati costretti a scappare velocemente all'interno degli spogliatoi.  

Il comunicato del Gimnasia

"Il comitato direttivo del club Gimnasia La Plata piange profondamente la morte di César Regueiro e accompagna la sua famiglia e i suoi amici in questo momento difficile.

Chiederemo di indagare su ciò che è successo fino a quando non si conosceranno i responsabili di questa tragica giornata.

La nostra istituzione è a disposizione per presentare il materiale e la documentazione necessaria.

Il nostro Club ha rispettato i protocolli stabiliti dalle agenzie di sicurezza. Non c'è stata alcuna vendita extra di biglietti e il comportamento dei nostri partner, soci e tifosi è stato corretto". 

Il comunicato del Boca Juniors

Anche il Boca ha pubblicato, sui propri social, un primo messaggio di cordoglio per quanto accaduto: "Informiamo che tutti i giocatori e la delegazione della squadra che ha assistito alla partita contro il Gimnasia sta bene. Siamo addolorati per la morte di Carlos "Lolo" Regueiro, un tifoso di Gimnasia che ha perso la vita dopo gli incidenti fuori dallo stadio. Le nostre più sincere condoglianze alla sua famiglia e ai suoi amici. Ripudiamo questi fatti e invitiamo ad un profondo appello alla riflessione".

 

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