Dal gol "più giovane" in Libertadores alla clausola da 60 milioni: ecco Angelo
A ottobre 2020 i primi allenamenti in prima squadra, poi il debutto nel Brasileirao nella settimana degli 80 anni di Pelé, ad aprile 2021 il primo gol in Copa Libertadores. Sedici anni, 3 mesi e 16 giorni, Ângelo Gabriel Borges Damasceno, noto semplicemente come Ângelo, ha battutto un record che durava dal 1962: con il gol del 3-1 contro il San Lorenzo (il primo tra i professionisti), l’attaccante del Santos è diventato il più giovane a segnare nel più importante torneo per club a livello sudamericano.
RECORD E LACRIME
Un gol facile, sulla respinta corta del portiere Devecchi, per poi scoppiare in lacrime. Un altro sogno realizzato dopo il debutto contro il Fluminense nel campionato brasiliano. “Al minuto 14:06 ho realizzato il sogno di diventare un giocatore professionista. Io, un ragazzo semplice, sognatore e umile, che volevo solo giocare con la palla nei campi di fango dove sono cresciuto... La favela ha vinto", aveva scritto dopo la partita su Instagram.
Una prima volta che gli ha permesso di diventare il secondo esordiente più giovane nella storia del club alvinegro. Per 7 giorni ha fatto meglio di Pelé, mentre al primo posto rimane Coutinho, che nel 1958 giocò la sua prima partita a 14 anni, 11 mesi e 6 giorni.
Cresciuto a Samambaia, una città satellite di Brasilia, il classe ’04 ha iniziato a giocare nel Novacap all’età di 8 anni, prima di entrare nel settore giovanile del Santos nel 2014. I primi anni a Sao Paulo vissuti con la nonna, poi dallo scorso anno la vita della sua famiglia è cambiata. Suo padre Feu Elismar è un allevatore, mentre sua madre Dona Ideni fa la casalinga, la firma del primo contratto ha permesso anche ai suoi genitori di raggiungerlo e di comprare una nuova casa vicina a Vila Belmiro, lo stadio del Santos.
Una crescita repentina quella dell’esterno offensivo di piede mancino, che viene paragonato a William. Prima della pandemia infatti, si allenava con la Sub-16, poi però è stato promosso nella squadra Sub-20 e di conseguenza con i grandi. A scommettere sulle sue qualità per primo è stato Cuca, che lo ha impiegato 9 volte negli ultimi mesi del 2020, con il Santos finalista dell’ultima edizione della Copa Libertadores.Con il nuovo allenatore, l’argentino Ariel Holan, il 16enne è diventato uno dei titolari: 5 gare su 7 nell’undici di partenza tra Paulistao e Libertadores nel 2021. Nel 2022 ha segnato 2 gol in 46 presenze complessive con 6 allenatori diversi.
Clausola da 60 milioni e un contratto fino al 2023 con opzione per altri due anni, ma già attenzionato dalle società europee. Il Santos si coccola l’ennessimo talento cresciuto nel Centro Tecnico Rei Pelé, un luogo da dove sono passati anche Neymar, Robinho e Rodrygo.